Pensioni: La crisi politica pone tutto a rischio.
La crisi politica in Italia è ormai un dato di fatto. Berlusconi ha ordinato le dimissioni dei “suoi” ministri e Letta in risposta chiederà domani il voto di fiducia. Nel frattempo la Borsa affari crolla e lo spread risale quasi ai massimi storici.
Nel bel mezzo di tutto questo si trovano le vittime innocenti di questi giochi di potere. Parliamo dei precoci, gli usuranti, gli esodati, i quota 96 e le donne.
La Legge di Stabilità che dovrà comunque essere approvata entro ottobre da questo governo è dove risiedevano le speranze di tutte queste categorie di pensionati e futuri tali, onde riuscire ad avere una tregua dalla crisi economica che gli ha colpiti maggiormente, oppure una speranza riguardo al futuro.
Attraverso la legge di Stabilita si aspettava e si sperava a una controriforma del sistema pensionistico, niente di rivoluzionario ma almeno dei provvedimenti per bilanciare un po’ le cose.
Molti speravano e sperano tuttora alla flessibilità in uscita, la possibilità di scegliere quando andate in pensione e se usufruire o meno di un sistema bonus/malus a seconda dell’età pensionabile, altri di essere salvaguardati, le donne in particolare chiedono di correggere un grave errore nei loro confronti, dal momento che, ormai è chiaro, equiparare l’età pensionabile tra uomini e donne, attualmente fissata a 66 anni, è stata una vera e propria ingiustizia.
Ovviamente se il governo cadde domani, non vedremo niente di tutto questo, anziché dovremmo aspettare chi sa quanto finche si formi un nuovo governo e poi sperare che non riparta tutto da capo…
Le notizie non sono di certo buone.