Pensioni: “Ne riparliamo tra trent’anni”!
Non ha detto proprio così il ministro del Lavoro, Enrico Giovannini, ma il suco del discorso era proprio questo.
Che cosa contiene la legge di Stabilità lo sappiamo bene ormai. Sappiamo che non ci saranno le tanto pubblicizzate manovre di una controriforma alla legge Fornero come sappiamo che di provvedimenti significativi non ne vedremmo.
Tra l’altro la situazione potrebbe peggiorare un pochino per quanto riguarda i lavoratori e la disoccupazione, il che crea sempre un notevole cambiamento anche per l’andamento delle pensioni, poiché “ la decisione di non tagliare la spesa sanitaria (giusta secondo noi) ha ridotto, soprattutto per le imprese, la possibilità di tagliare il cuneo fiscale” afferma Giovannini.
Sfuma tutto o quasi dunque e forse le prossime parole del ministro svelano le prospettive oppure meglio dire le speranze del governo e del paese: “Guardare al futuro per assicurare pensioni dignitose tra 30 anni. La messa in sicurezza del sistema non necessariamente assicurerà un futuro dignitoso a tante persone. Soprattutto con una situazione economica come quella attuale, con un’entrata tardiva nel mondo del lavoro e una frammentazione del mercato lavorativo. Il governo dunque deve prendere decisioni di largo respiro, senza limitarsi ad aggiustamenti per il presente”…
Non so perché ma a me viene in mente la frase: “Lasciate ogni speranza o voi che entrate”!
P.S. Secondo alcune indiscrezioni dalle ultime bozze della legge di stabilità è sparita di colpo il provvedimento per le pensioni d’oro (quelle vere, al di sopra dei 100.000 euro) sotto forma di contributo di solidarietà per garantire l’equilibrio del sistema pensionistico. Dobbiamo attendere il testo definitivo della legge ma ormai non ci sorprende niente.