Pensioni Quota 96 comparto scuola: La Consulta ha risposto NO!

Era l’ultima spiaggia per quei 4.000 soggetti che avevano risposto le loro speranze prima ai politici e poi ai giudici.

Sono stati presi in giro per almeno un anno dai primi e negati un diritto a causa di una svista della riforma Fornero dai secondi.

La sentenza della Corte Costituzionale è arrivata ed è pesante come un macigno per gli “esodati” del reparto scuola, che vedono allontanarsi sempre di più la propria pensione.

In dettaglio “la Consulta dichiara la manifesta inammissibilità della questione di legittimità costituzionale dell’art. 24, comma 3, del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201 Disposizioni urgenti per la crescita, l’equità e il consolidamento dei conti pubblici”.

L’ennesimo NO dunque, l’ennesima speranza che sfuma, eppure si tratta di “soli” 4.000 persone. Ricordiamo appunto che in questi mesi le leggi, i decreti e gli emendamenti ad hoc per i Quota 96 sono più volte saltati, prima a causa di vari errori di calcolo sulla platea di beneficiari e poi a causa di risorse economiche insufficienti. E a nulla sono valsi gli sforzi di alcune deputate impegnate per la causa, prime fra tutte Manuela Ghizzoni e Antonella Incerti che, almeno loro, si sono “battute valorosamente”.

E ora? Unica strada non intentata sarebbe di presentare un appello alla Corte Europea di Strasburgo per i diritti dei lavoratori, che però ha tempi molto lunghi. Infatti, può darsi che molti di questi quota 96 riusciranno ad andare comunque in pensione prima di un’eventuale pronuncia.

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Magari sarà solo una vittoria etica… magari servirà come “precedente” per la prossima ingiustizia di una legge scritta in fretta e furia… intanto i Quota 96 della scuola si preparano per un altro anno scolastico.

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