Pensioni 2014: Uno sguardo sincero alle reali aspettative!

Si è parlato molto verso la fine dell’anno e si è sperato tanto nelle disposizioni contenute nella recente legge di Stabilità, ma nessuna di quelle misure ha affrontato in modo concreto i problemi che attanagliano il sistema pensionistico italiano.

In particolare il problema degli esodati, il vero flagello della Fornero, il potere d’acquisto in calo, l’uscita anticipata dal lavoro, la tutela di particolari categorie di lavoratori come precoci e usuranti, i quota 96 e in particolar modo quelli del comparto scuola hanno tutti osservato allibiti il sistema politico che ha parlato tanto e fatto molto meno.

La ragione sempre la stessa: “Non ci sono i soldi” e la riforma Fornero nonostante crudele garantisce per ora la stabilità del nostro sistema previdenziale.

Il premier stesso, Enrico Letta, nella conferenza stampa di fine anno ha detto, “In 8 mesi 33 mila esodati hanno trovato una risposta ed è la dimostrazione di un Paese, di un governo che non sfascia la riforma delle pensioni, che è fondamentale per la nostra credibilità, ma che non lascia nessuno perso per strada. La riforma ha lasciato qualche ‘buco’, lo abbiamo affrontato e continueremo ad affrontarlo”.

Poche le speranze dunque per un nuovo intervento in materia pensionistica…

Le uniche novità potrebbero arrivare con un eventuale nuovo governo, magari guidato dal neo eletto segretario del Pd Matteo Renzi, che continua a lamentarsi dell’operato del governo. Ma anche se il governo Letta dovesse durare per il prossimo anno potrebbero arrivare solo delle nuove misure per gli esodati, mentre sembra difficile una soluzione definitiva del problema.

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Infine ancora una volta ribadiamo che sembrano tramontate le speranze per i Quota 96 della scuola: sembra, infatti, piuttosto chiaro che la Ragioneria di Stato non ha intenzione di stanziare i fondi necessari a restituire la pensione agli insegnanti penalizzati ingiustamente da un errore della Legge Fornero.

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