Pensioni: Obbligo di ritiro per dipendenti pubblici e quota 96 che hanno i requisiti pre Fornero!

Al lavoratore pubblico dipendente, che ha maturato il diritto al trattamento pensionistico entro il 31 dicembre 2011, si applica il regime di accesso alla pensione e la decorrenza della stessa in base alla riforma pensionistica precedente rispetto all’entrata in vigore della legge Fornero (ovvero dell’art. 24 del decreto legge 201 del 2011)”. Così recita la disposizione normativa che ha valore per tutti i dipendenti pubblici ed è contenuta nell’art. 2, co. 4, del d.l. n. 101/2013, convertito con la legge n. 125/2013!

Con la suddetta nota, dunque, il Ministro per la Pubblica Amministrazione ha specificato chiaramente che è obbligatorio per tutti i dipendenti che hanno i requisiti pre riforma Fornero, maturati entro il 31 dicembre 2011, di andare in pensione; Gli unici dipendenti che possono esercitare l’opzione – optare per il ritiro oppure per la permanenza in servizio – sono quelli che non hanno compiuto 65 anni.

In tal modo il ministero, attualmente guidato da Gianpiero d’Alia, e all’epoca dell’entrata in vigore della legge Fornero, dall’attuale sottosegretario alla presidenza del Consiglio Filippo Patroni Griffi, ha chiarito che sussiste l’obbligo per tutti quei lavoratori che abbiano maturato i requisiti entro il 2011 di andare in pensione.

Si chiude così in modo definitivo la questione, specie dopo il lungo tira e molla tra governo e giustizia amministrativaricordiamo che il Tribunale amministrativo regionale aveva, di fatto, annullato una precedente nota e suggerito le attuali proposte per i dipendenti della pubblica amministrazioneriguardo al decreto 101 che aveva, infatti, ristabilito la previsione originaria, e l’obbligo di ritiro dal lavoro per i dipendenti pubblici che avessero maturato i minimi al 2011.

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Da notare che le previsioni contenute nella nota si riferiscono anche ai cosiddetti Quota 96 della scuola, che nelle ultime settimane sono al centro di alcune manovre tra Miur e ministero dell’Economia e per i quali si attende la svolta definitiva nella giornata di oggi.

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