Pensioni: Damiano ci prova ancora!

Lavoratori, sindacati, pensionandi e persino alcune forze politiche si dicono delusi da come il governo Renzi sta gestendo la situazione relativa al comparto previdenziale. Da tempo, infatti, si richiedono diversi interventi per cambiare le norme attualmente in vigore, o quanto meno modificarle, ma finora non è stato fatto nulla.

Renzi non si è mai davvero cimentato in un iter di risoluzione del caso degli esodati o di intervento in tema di pensione anticipata, ignorando a tal punto la questione delle pensioni da non riservargli un minimo spazio neanche all’interno del Jobs Act; mentre il ministro del Lavoro Poletti ha avviato, sì, i tavoli con le parti sociali ma senza prendere in considerazione il capitolo previdenziale. E da quello che sappiamo non ci sono grandi modifiche in vista nemmeno per il futuro.

A richiamare l’attenzione del governo sul caso pensioni e’ l’ennesimo intervento di Cesare Damiano, presidente della Commissione Lavoro, che spinge da sempre sulla necessità di intervenire per introdurre maggiore flessibilità ed attenuare le penalizzazioni cui ad oggi vanno incontro i lavoratori che fruiscono della stessa pensione anticipata. Stavolta Damiano ha ribadito come l’esecutivo debba tenere conto della salvaguardia di 17.000 esodati ottenuta durante il governo Letta, sollecitando in contemporanea il governo stesso ad affrontare anche il caso della indicizzazione delle pensioni.

“Non bisogna dimenticare il tema delle pensioni, è un fatto di equità sociale. Reperire le risorse per lo sconto fiscale da erogare ai lavoratori dipendenti nel mese di maggio 2014 è fondamentale. Più in dettaglio la questione si pone da due punti di vista, cioè affrontare e risolvere il tema degli esodati sul quale la Commissione Lavoro ha approvato una nuova proposta di legge che tiene conto dei 17.000 nuovi salvaguardati conquistati con il Governo Letta, e aprire il tavolo di confronto con il ministro del Lavoro Giuliano Poletti per affrontare la questione della indicizzazione delle pensioni”.

Indicativa della situazione anche la nuova protesta organizzata dalla Cgil a Milano, in piazza San Babila, per esodati e disoccupati. Il sindacato ha spiegato che “le piccole salvaguardie non portano da nessuna parte. Serve il coraggio di un intervento immediato e definitivo“.

Unica risposta, quella del ministro Giuliano Poletti che rassicura: “Il governo è al lavoro per trovare una soluzione finale e definitiva sul caso esodati -precisando che – fino a fine anno le coperture finanziarie ci sono” e continua “ci sono discussioni e verifiche in corso. La volontà è quella di cercare una soluzione che affronti il problema nella sua integralità, perciò stiamo lavorando nello spirito non di trovare risorse per 5 mila persone ma per trovare una misura che perimetri il problema, lo delinei e trovi una soluzione”.

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Verità o un’altra promessa? Difficile dirlo al momento; di certo il Premier deve mostrare maggiore decisione nell’affrontare i temi previdenziali ancora insoluti… Ne va delle dignità di migliaia di lavoratori che dopo una vita di contributi hanno diritto ad un meritato riposo!

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