Pensioni: scontro Fornero-Polverini!

Mentre prosegue il dibattito politico su pensione anticipata, età pensionabile, lavoratori esodati, quota 96 scuola e in mezzo alla bufera scatenata dalla proposta di prepensionamento degli statali avanzata dalla ministra della Funzione Pubblica, Marianna Madia; Elsa Fornero, l’ex ministro del governo Monti torna a parlare e difendere il suo operato da ministro del Welfare.

La vergogna – ha scritto la Fornero, in risposta a chi usa questo aggettivo per definire la sua riforma, in una lettera pubblicata dal quotidiano La Stampa – non è nella riforma ma nel travisamento grossolano dei fatti, allorché si presenta come a costo zero un’abolizione che metterebbe a rischio sia il risanamento finanziario italiano già ottenuto sia il futuro delle generazioni giovani”.

Secondo l’ex ministra è una “vergogna presentare una meditata operazione di governo, ampiamente condivisa dai rappresentanti dei cittadini come una mera crudeltà dell’allora ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali”.

“Chi vuol abolire la riforma pensioni – si difende la Fornero – ha il dovere di spiegare agli italiani come finanzierebbe i risparmi di spesa da esse derivanti già contabilizzati nei conti pubblici“. Secondo l’ex ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali del Governo Monti chi vuole modificare la riforma pensioni targata Fornero “ha il dovere di spiegare in particolare ai giovani perché si deve cancellare una riforma delle pensioni che ha alleggerito il loro debito pensionistico”.

Renata Polverini, vice presidente della commissione Lavoro della Camera, che da tempo porta avanti insieme a Cesare Damiano – l’altro esponente di spicco – la proposta di abolire o per lo meno modificare la riforma inserendo una qualche sorta di flessibilità in uscita, non ci sta e attacca a testa bassa:

“La goffa autodifesa della riforma delle pensioni targata Fornero evidenzia i limiti e gli errori dell’ex ministro del Lavoro, una pessima politica e, per sua stessa ammissione, una tecnica incapace. Il tentativo – aggiunge in una nota la Polverini – di addossare al ministero del Lavoro il clamoroso abbaglio sui lavoratori esodati è solo la conferma che quella legge va archiviata al più presto e non per la ‘crudeltà’ del ministro che l’ha voluta e battezzata ma per le drammatiche conseguenze e iniquità che ha prodotto”.

E’ ora – termina la parlamentare di Forza Italia – di prendere atto che, almeno sul sistema previdenziale, è giunto il momento di ripristinare una maggiore flessibilità per l’accesso alla pensione, cambiando profondamente la legge che porta il nome dell’ex ministra del Lavoro Fornero”.

E al coro delle voci che chiedono di affrontare con urgenza “il nodo delle pensioni e della riforma Fornero” si è aggiunta ieri anche la Fipac Confesercenti attraverso il suo presidente Massimo Vivoli che dichiara:

“I provvedimenti adottati in materia di tagli dei trattamenti pensionistici fino a oggi sono serviti sicuramente a mettere a posto i conti dello Stato ma hanno impoverito ulteriormente gli over 60. Gli effetti della riforma Fornero per il 2012-2013 hanno portato a tagli che man mano sono diventati strutturali per circa 5,2 milioni di pensionati, in questo biennio si è determinata una perdita complessiva di 8,2 miliardi, a conti fatti circa 1.600 euro pro-capite”.

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Si tratta a tutti gli effetti di “una spending review che negli anni ha colpito in maniera orizzontale i pensionati. Chiediamo pertanto al Governo Renzi – conclude il suo intervento il presidente di Fipac Confesercenti – che venga affrontato il nodo delle pensioni e della riforma Fornero al piu presto”!

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