Pensioni: Prepensionamento per tutti!

Scommettiamo che la ministra della Pubblica Amministrazione e Semplificazione, Marianna Madia, di sicuro non aveva immaginato in che “guaio” avrebbe gettato il governo Renzi. Avanzando la sua proposta legge per il prepensionamento dei soli impiegati pubblici e puntando sulla staffetta generazionale per incentivare l’introduzione dei giovani nella pubblica amministrazione, bisognosa di rinnovamento, ha offerto il perfetto assist a politici e i sindacati che da tempo gridano per un cambiamento della riforma Fornero.

Cesare Damiano e Susanna Camusso (che pare si sia data una svegliata, continuate a leggere e capirete) non hanno perso tempo per cogliere l’attimo e pretendere riforme. Se lo può fare la ministra Madia perché non loro?

Partiamo oggi dalle parole della Camusso; La leader della Cgil pressa sul Governo Renzi sia su lavoro sia sulle pensioni e respinge la proposta dei prepensionamenti soltanto per i lavoratori pubblici: “Dobbiamo garantire ai lavoratori poveri, giovani, atipici, di concorrere – afferma la segretaria generale della Cgil al X Congresso nazionale della Filt Cgil a Firenze – anche loro a una sistema che gli permetterà di avere una pensione dignitosa. Dobbiamo riaprire una vertenza sulle pensioni e per farlo abbiamo bisogno di costruire alleanze, la prima con Cisl e Uil e il resto del mondo. Ma bisogna avere un’idea di cambiamento perché tornare a come era una volta farebbe piacere a qualcuno, ma scaverebbe un solco con i giovani, con quelli che così una pensione dignitosa non l’avranno mai”!

“Al governo Renzi – aggiunge la Camusso – chiediamo una soluzione universale che riguardi tutti e non soltanto i lavoratori pubblici, e questa sarà la modalità con cui valutare l’insieme delle politiche sul lavoro e sulle pensioni da parte del Governo Renzi. Tutti si chiedono perché il pubblico può tornare al passato e il privato no”.

E prima di chiudere si lascia in un raro momento di autocritica: “Nelle assemblee spesso ci hanno rimproverato che abbiamo fatto troppo poco quando il governo Monti fece la legge sulle pensioni, su questo dobbiamo fare una riflessione”!

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E come avevamo anticipato la Camusso non è sola in questa battaglia, Cesare Damiano è tornato di prepotenza a parlare di pensioni e ora chi lo ferma? “Vogliamo ribadire due concetti. Il primo concetto – spiega in una nota il presidente della commissione Lavoro – è che è bene riaprire il dossier pensioni prima che diventi esplosivo, introducendo un criterio di flessibilità nel sistema previdenziale come stanno già facendo in Germania, proviamoci anche noi, Matteo Renzi ci ascolti. Il secondo concetto è che non si può intervenire soltanto nel settore pubblico. Mi auguro che il ministro Madia si coordini con il ministro Poletti perché dare la pensione anticipata ai dipendenti pubblici e non risolvere contestualmente il problema degli esodati, delle ricongiunzioni e della Quota 96 scuola per gli insegnanti sarebbe fonte di una insostenibile disuguaglianza e di un pesante conflitto sociale”!

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