Pensioni: Novità per i Quota 96 della scuola

La soluzione non è matura sotto il profilo finanziario. Continueremo a lavorare, non è comunque detta l’ultima parola”; con queste parole davanti alla Commissione Bilancio della Camera, il sottosegretario all’Economia Giovanni Legnini, ha sancito l’ennesimo stop alle speranze di pensionamento dei Quota 96 del reparto scolastico.

Le speranze per i quota 96 del comparto scuola furono riaccese dopo l’approvazione in data 27 marzo della risoluzione targata Barbara Saltamartini, che impegnava il governo a riferire sulle risorse necessarie al pensionamento di questi 4 mila “esodati della scuola” entro il Def.

Tutti sanno quanto tempo è servito per risolvere anche situazioni più drammatiche – ha proseguito Legnini – ma ora trovare soluzioni a bilancio vigente è cosa complicata. Comunque il Def è destinato a essere declinato in norme nel tempo. Continuiamo a lavorare alla ricerca di una soluzione”.

Le reazioni non hanno tardato ad arrivare. Primi tra molti loro colleghi i deputati del Movimento 5 Stelle: “L’odierna risposta negativa del Governo sui Quota 96 è l’ennesimo schiaffo del Governo nei confronti di cittadini già penalizzati, illusi e che non riescono a vedersi riconosciuto un sacrosanto diritto. Tutti i gruppi parlamentari hanno chiesto che questa vicenda potesse finalmente giungere a conclusione, ma da parte del Governo è arrivato un secco ‘no’ che mortifica il ruolo di questa istituzione. Non dovrebbe essere necessario ricordare che la nostra è una repubblica parlamentare e, quando le sue prerogative vengono scavalcate dall’Esecutivo, vuol dire che si sta andando contro un dettame fondante della Costituzione”.

Ora resta tutto nelle mani di Francesco Boccia e Barbara Saltamartini, rispettivamente presidente e vicepresidente della Commissione Finanze, i quali hanno – prima Boccia e poi la Saltamartini – promesso che qualora l’incontro del 14 aprile avesse prodotto un nulla di fatto, nel corso del successivo appuntamento istituzionale – fissato per domani, 17 aprile, giorno di presentazione del Def in Parlamento – avrebbero portato avanti una dura contromossa, impegnandosi a non firmare lo stesso documento di Economia e Finanza senza le risorse per il pensionamento dei Quota 96 della Scuola.

“Inseriremo quota 96 nel Def – ha scritto la Saltamartini su Twitter – e lo voterò solo se il problema degli insegnanti coinvolti sarà risolto”!

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Molti di voi in passato hanno commentato che non dovremmo “sprecare” tanto tempo e parole per delle persone che tutto sommato il lavoro ce l’hanno. Per noi il discorso è diverso; se il governo Renzi non riesce a recuperare i soldi necessari – 500 milioni secondo le ultime stime – per rettificare una palese ingiustizia come questa, allora come possiamo sperare che lo stesso esecutivo sarà in grado di risolvere la questione esodati o implementare una qualche forma di uscita anticipata, per non parlare di aumentare le pensioni

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