Pensioni: Berlusconi rilancia, la minima a 1.000 euro!
Se a qualcuno non fosse ancora chiaro che siamo entrati in campagna elettorale, ci ha pensato il “Cavaliere” con le sue dichiarazioni ad aprire le danze.
Silvio Berlusconi in un’intervista al Tg4 annuncia il suo programma elettorale per le europee… e non solo: “Lo dico in maniera impegnativa: quando il nostro movimento avrà di nuovo la responsabilità di governo, una delle primissime cose che faremo nel primo Consiglio dei Ministri sarà aumentare le pensioni minime a 800 euro. E probabilmente (stiamo facendo i conti con il bilancio pubblico) anche a 1.000 euro. Dobbiamo puntare sugli anziani, dai quali possiamo avere grandi ritorni […] ma andremo anche a cercare i poveri, quelli che non arrivano alla fine del mese, e siccome noi siamo la classe media che lavora, aiuteremo chi non ce la fa”.
L’ex premier non si è fermato di certo la ma ha attaccato come di consueto l’intera amministrazione Renzi (sopranominato da molti “nemico dei pensionati”): “Nemico dei pensionati mi sembra eccessivo; come si fa ad essere nemici di una categoria come quella dei nostri papà e delle nostre mamme. Che si è dimenticato dei pensionati, certamente. Perché non solo non prenderanno il bonus di 80 euro, ma dovranno pagare un’imposta sulla casa che è stata triplicata rispetto a quella del governo Monti. Noi l’avevamo abrogata del tutto, e dovranno anche pagare più imposte sugli interessi che le banche o la posta danno sui loro risparmi di tutta una vita. C’è stato un aumento inspiegabile per me del governo dal 20 al 26% dell’imposta sul reddito di questi depositi”.
Per ora né Renzi né qualche ministro del suo esecutivo hanno risposto in merito ma se il leader di Forza Italia continuerà a “spingere” sull’argomento, prima o poi lo dovranno fare e sarà interessante sentire cosa hanno da dire. Intanto vi ricordiamo che il governo attiverà questa settimana il tavolo di confronto tra il ministero del Lavoro, il ministero dell’Economia, l’Inps e le commissioni di Camera e Senato: la priorità è quella di risolvere i problemi per le pensioni dei lavoratori esodati e dei quota 96 scuola, ma al vaglio ci saranno anche le ipotesi di pensione anticipata proposte dai ministri Giuliano Poletti e Marianna Madia.