Pensioni: Prepensionamento sì, staffetta no.

Al via il prepensionamento dei primi 20 mila dipendenti pubblici che sono considerati in esubero. Purtroppo per i giovani disoccupati e nonostante tutte le promesse della ministra della pubblica Amministrazione, Marianna Madia, che questa manovra sarebbe stata accoppiata con l’assunzione di giovani in rapporto 5 a 1 (5 in pensione 1 giovane a subentrare) onde ringiovanire la PA, tutto questo rimarrà una promessa poiché in un primo tempo la manovra intende solo recuperare dei soldi (la pensione costa meno dello stipendio).

Via libera anche per l’estensione dell’opzione contributivo per le donne, sistema che permette solo alle donne di andare in pensione prima rispetto ai 66 anni fissati, a 57, 58 anni, accettando, però, di calcolare il proprio assegno pensionistico con sistema contributivo e non retributivo, ricevendo, dunque, una pensione finale inferiore.

Queste due le sole novità per quanto riguarda l’argomento pensioni. Niente esodati, niente quota 96 della scuola, niente per i lavoratori precoci e usuranti. E sembra che – almeno per il momento – tutto potrebbe bloccarsi, perché nel lungo percorso di cambiamento delle pensioni, auspicato da tanto e da tanti, è sorto un ostacolo, vale a dire gli ultimi numeri che parlano di un PIL di nuovo negativo e di uno spread tornato, seppur di poco, a salire, per non parlare delle Borse in caduta libera.

Nonostante si attenda lo stesso con fiducia il 13 giugno, giorno in cui approda in Consiglio dei Ministri la riforma della PA che riporterà sul tavolo il piano della staffetta generazionale della ministra Madia, i timori sono che per il momento non arriverà alcuna modifica all’attuale sistema pensionistico, e per nessuno.

Oggi dunque le ipotesi piu probabili da mettere in atto non sono la pensione anticipata e flessibile, il prestito pensionistico, i prepensionamenti e lo scivolo per esodati ma il contributo di solidarietà sulle pensioni d’oro, il ricalcolo delle pensioni con sistema contributivo per tutti, e un nuovo blocco delle rivalutazioni degli assegni pensionistici.

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Settimana prossima si vota per le europee, dopodiché il governo Renzi dovrà prendere una decisione!

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