Pensioni: Damiano contro Padoan

Il ministro dell’Economia, durante il Festival dell’Economia a Trento, ha commentato così la proposta di staffetta generazionale promossa dalla ministra della Pubblica Amministrazione e Semplificazione, Marianna Madia: “Non ho mai creduto che gli anziani rubassero il lavoro ai giovani. Non mi piace ragionare così”.

Ma il ministro non si è fermato lì e ha voluto aggiungere: “Non sono a favore di una diminuzione dell’età pensionabile, ma di un graduale aumento. Mi chiedo cosa succederà in Germania dove sono andati nella direzione opposta”.

Prima che scoppiasse una rivolta Padoan ha comunque chiarito come il governo Renzi non stia pensando ad un incremento dell’età pensionabile pur ritenendo necessario, in linea di principio, “un graduale aumento” della stessa “parametrato all’incremento dell’aspettativa di vita”.

Anche secondo noi le parole del ministro dell’Economia non sono altro che una dura critica verso la recente manovra ratificata in Germania, laddove la riforma delle pensioni si è concretizzata nella statuizione relativa al decremento dell’età pensionabile, scesa a 63 anni MA solo per chi abbia accumulato 45 anni di contributi.

Comunque sia la risposta del solito Damiano è arrivata poco dopo: “E’ da tempo che insistiamo sul rischio dello scoppio di una questione previdenziale – scrive il presidente della Commissione Lavoro alla Camera. La Legge Fornero sta dimostrando di non funzionare: l’età pensionabile a 67 anni tiene lontani i giovani dal lavoro anche per mancanza di turnover e ha creato esodati senza reddito. Su questo tema è prevista entro la fine del mese di giugno la discussione in Aula della proposta di legge presentata unitariamente dalla Commissione Lavoro della Camera. Questo impone al Governo un’accelerazione per la soluzione del problema, a partire dall’individuazione delle coperture finanziarie”.

Damiano ha richiamato, dunque, l’attenzione del governo esortandolo ad intervenire in modo più deciso per quel che riguarda la risoluzione delle questioni previdenziali più delicate mentre ha aggiunto che la riforma delle pensioni deve ripartire dall’estensione a tutti dei famosi 80 euro in piu al mese: “Gli 80 euro in più in busta paga non solo debbono diventare strutturali ma anche essere estesi ai pensionati ed alle Partite IVA. In questo modo il Governo effettuerebbe due importanti operazioni sociali ed economiche: infatti, con l’allargamento del bonus si compie un’importante scelta di giustizia sociale e, al tempo stesso, si dà un’ulteriore spinta ai consumi popolari”.

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Dopo queste parole di Padoan, molto sarà chiarito durante la discussione sui prepensionamenti della PA, in programma per il 13 giugno. 

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