Proroga vicina per l’opzione donna

Da quanto si apprende, il governo Renzi ha mostrato volontà, nel disegno di legge di Riforma della Pubblica Amministrazione, provvedimento che sarà discusso a Settembre, di estendere il regime sperimentale oltre il 2015.

Si tratta questa di una misura che, se confermata (attualmente il testo è ancora sotto forma di bozza), introdurrebbe nell’ordinamento un elemento di flessibilità nuovo in grado di temperare, almeno in parte, le rigidità delle attuali regole di pensionamento. Vediamo dunque quali sono le regole vigenti e cosa potrebbe cambiare a breve.

Nel D.L. 201 del 2011, la cosiddetta riforma Monti, veniva confermato l’articolo 1 e comma 9 della Legge 243/2004, la quale prevedeva che le lavoratrici dipendenti sia del settore pubblico sia del settore privato potessero andare in pensione in maniera anticipata (ottenere la pensione d’anzianità) fino al 31 dicembre 2015 con un sistema esclusivamente contributivo. I requisiti per la cosiddetta opzione contributivo donne erano i 35 anni di anzianità contributiva e 57 anni per le lavoratrici dipendenti e 58 per le autonome come requisito anagrafico. La decorrenza per la pensione, come ricordato dalla circolare n. 35 del 2012 dell’Inps, deve scattare entro il 31 dicembre 2015. In poche parole, date le finestre di 12 mesi per le lavoratrici dipendenti e 18 mesi per le autonome, per queste ultime la scadenza per la maturazione dei requisiti è già terminata, mentre per le dipendenti la scadenza è il novembre 2014.

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Ora, il comma 3 dell’articolo 11 del testo di legge delega prevede l’estensione dell’opzione donna anche in favore dei lavoratori uomini. Il provvedimento proroga sino al 2018 la possibilità di accedere al trattamento pensionistico anticipato in presenza di una anzianità contributiva pari o superiore a 35 anni e di una età anagrafica pari o superiore a 57 anni (58 se autonomi) con i relativi adeguamenti dell’età previsti dalla normativa vigente. Com’è noto i lavoratori in questione otterranno l’anticipo al prezzo di una decurtazione significativa in quanto l’assegno sarà determinato secondo le regole di calcolo del sistema contributivo.

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