Proposta di contributivo e tetto massimo alle pensioni dei politici
Carmelo Tindiglia, Segretario Regionale Idv Lombardia sostiene che deve esserci un cambiamento anche per le pensioni dei politici avanzando come prime proposte il sistema di calcolo contributivo e la necessità di un tetto massimo all’ammontare dei loro assegni previdenziali.
“E’ bastato mettere sul tavolo – spiega Tindiglia – la proposta di innalzare l’età pensionabile per assistere a una vera e propria corsa da parte di ex consiglieri regionali per la restituzione dei contributi versati. Senza dubbio chiedere la restituzione dei contributi pensionistici è un diritto, tuttavia fa specie che i primi ad aver fatto richiesta siano proprio quei consiglieri che hanno sperperato il denaro della Regione in modo inappropriato. Come dire che al danno, provocato dalle spese pazze, si unisce la beffa, dell’esborso che la Tesoreria della Regione dovrà sostenere”.
Infatti, “in queste ore – ha proseguito il Segretario Idv Lombardia – sono al vaglio della Regione rimodulazioni dei vitalizi che prevedono un taglio dal 5 al 10% dell’importo mensile. Credo sia opportuno fissare al più presto un tetto massimo alle pensioni che tenga in considerazione anche quanto effettivamente versato dai singoli consiglieri. Il fatto che, in passato, la legge abbia consentito tali privilegi non significa che adesso non si debba o possa porre rimedio a una situazione di diseguaglianza sociale che grida vendetta”.
“Le conseguenze pesantissime della riforma Fornero – rammenta Tindiglia – sono sotto gli occhi di tutti e apprendere che qualcuno, ancora oggi, in Lombardia percepisce più di 4 mila euro al mese dal 1985 a fronte di una contribuzione complessiva di 27 mila euro, è uno schiaffo che brucia sulle migliaia di esodati e milioni di pensionati minimi che fanno fatica ad arrivare alla terza settimana del mese”.