Bonus 80 euro: Sì per le famiglie, no per i pensionati

Il governo dovrebbe iniziare a lavorare sulla nuova legge finanziare che sarà presentata entro i primi di ottobre. L’esecutivo dovrebbe cercare di stabilizzare una volta per tutte il bonus degli 80 euro per circa 10 milioni di italiani che lo hanno percepito da maggio 2014.

Ricordiamo che l’obiettivo iniziale era quello di estenderlo anche a partite Iva e pensionati. Ma, vista la situazione dell’economia italiana, la promessa, ha ammesso il premier, non potrà essere facilmente mantenuta.

L’idea che qualcuno rispolvera invece e’ quindi quella di cui Ncd si è fatto paladino nel corso del dibattito parlamentare sul decreto Irpef, quella cioè di estendere il bonus almeno alle famiglie numerose, prevedendo comunque un tetto massimo di reddito intorno ai 50.000 euro.

Il governo studia, dunque, la possibilità di correggere il bonus con il cosiddetto quoziente familiare, alzando la soglia massima di reddito per le famiglie numerose. Oggi le regole del bonus sono semplici ma non sempre eque: gli 80 euro in busta paga vanno a chi guadagna meno di 26 mila euro lordi e nulla cambia se ha tante persone a carico oppure no. Insomma non è una grande modifica ma un ritocco sì.

Naturalmente tutto dipende dai soldi necessari per l’operazione. Per mantenere il sistema di adesso servono 10 miliardi di euro, più gli altri 200-300 milioni in caso di estensione per le famiglie numerose. Le risorse dovrebbero arrivare dai tagli alla spesa pubblica, con i 17 miliardi di risparmi previsti dal governo nel Def, il Documento di economia e finanza, che però serviranno a coprire anche altre spese.

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Niente da fare invece per pensionati e lavoratori autonomi. Per poter allargare il bonus anche a queste categorie vi è bisogno di un notevole esborso di denaro che nelle casse dello stato almeno fino al 2015 non c’è.

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