Monti attacca Renzi: siamo di nuovo in emergenza
Parla l’ex presidente del consiglio e senatore a vita Mario Monti che si esprime sull’attuale inquilino di Palazzo Chigi: “Renzi ha dimostrato di possedere in misura spiccatissima una qualità molto rara da trovare in un politico, una dote essenziale per ottenere il consenso alle riforme. Lui sa essere un grande coach: sa parlare agli italiani, sa motivarli, instillare orgoglio e speranza. Dove è ancora difficile giudicare Renzi è invece sulla reale capacità di governare. Cioè di far fronte a questa domanda di governo con un’offerta adeguata, cioè con veri e precisi provvedimenti, forti e operativi”.
“L’emergenza è dello stesso livello, cambia il modo di manifestarsi. Quando venni chiamato dal capo dello Stato a formare il governo, i mercati stimavano al 40 per cento la possibilità di un’insolvenza dello Stato e i tassi di interesse erano alle stelle. Oggi la finanza pubblica è sotto controllo ma l’economia non riesce a prendere quota e costituisce anche una zavorra per l’occupazione. Il fatto che non squilli tutti i minuti il campanello dello spread non significa che l’allarme sia meno grave, anche se i giorni e le notti di chi governa sono probabilmente meno drammatici“.
La squadra di Renzi insomma “deve segnare qualche goal”, e a Renzi “suggerirei di non spingere troppo in là lo sforzo motivazionale e di dedicare più tempo ed energia a mettere in opera strumenti di governo. Dalla visione all’azione, dal sogno alla concretezza. Le riforme da fare – conclude Monti – sono ancora molte e un orologio funziona solo quando tutti gli ingranaggi sono a postò”. Un ultimo accenno l’ex premier lo dedica a difesa di alcune sue iniziative, come la riforma delle pensioni e la reintroduzione dell’imposta sulla prima casa: “Queste due riforme non solo hanno salvato la finanza pubblica ma anche creato spazi per la crescita. Questi spazi i due governi successivi non li hanno però destinati prioritariamente alla crescita“.