Salve le pensioni dalla spending review

Venti miliardi di euro in tre anni con buona pace delle manovre in fase di preparazione: sembra possa essere questo l’epilogo di una vicenda che questa mattina ha registrato soltanto il primo atto, con il Commissario alla spending review Carlo Cottarelli ad aver presentato la prima bozza di una manovra lacrime e sangue che dovrà farà uscire l’Italia dallo stato di recessione economica.

Il Presidente del Consiglio ha chiarito, tuttavia, che la manovra non avrà conseguenze irreparabili e soprattutto che non toccherà le fasce più deboli. In particolare è stato specificato che non verranno toccate le pensioni.

Ciononostante il programma di tagli stilato da Cottarelli potrebbe impedire al governo Renzi di ratificare importanti interventi previdenziali, su tutti, quelli riferiti alla pensione anticipata, provvedimenti che avrebbero interessato molto da vicino il caso pensioni lavoratori precoci.

E a partire da oggi, mercoledì 10 settembre, Renzi e il ministro dell’economia Pier Carlo Padoan incontreranno uno a uno gli altri ministri, per individuare le voci di spesa da tagliare nei bilanci dei singoli dicasteri. Si tratterà, secondo quanto annunciato, di una spending review basata su tagli selettivi e non più lineari, sui quali circolano già diverse ipotesi.

Si parte dalla presidenza del Consiglio per la quale è prevista tra l’altro la razionalizzazione di dipartimenti e dirigenti e si passerà poi alle misure destinate al ministero della Difesa e di quello dell’Interno animato, quest’ultimo, dalla recente mobilitazione delle forze di Polizia. Cottarelli ha fin dall’inizio parlato della necessità di coordinare Polizia di Stato, Carabinieri e Guardia di Finanza e forestali. O per gli Esteri si potrà riparlare di razionalizzazione della rete diplomatica e consolare. Nessuno escluso dunque, ciascuno dei ministeri dovrà mostrarsi disposto a presentare un proprio piano dettagliato di taglio delle spese.

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Ma se i ministri non riusciranno ad effettuare i tagli promessi? “Allora interverremo noi”. Dove per noi si intende la Presidenza del consiglio.

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