Poletti intende eliminare le penalizzazioni dalla pensione anticipata
Il Ministro del Lavoro Giuliano Poletti ha indicato la disponibilità del Governo a verificare le coperture necessarie per garantire una modifica della penalizzazione sulla pensione anticipata per chi non ha ancora raggiunto i 62 anni.
“E’ intenzione del Governo, nel contesto della legge di Stabilità, fare un esame di tutte le specifiche situazioni meritevoli di tutela previdenziale e pensionistica via via emerse nel corso del tempo, e verificare se e come sia possibile pervenire a una loro soluzione organica nel quadro delle scelte che dovranno essere compiute nella stessa sede”.
Così il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, rispondendo in Aula alla Camera per il question time a un’interrogazione Pd sui pensionamenti anticipati senza penalizzazioni. “Tuttavia è da rilevare – ha aggiunto – che il legislatore per garantire la sostenibilità del sistema pensionistico nel futuro ha inteso comunque circoscrivere le categorie che possono accedere al pensionamento anticipato prima dei 62 anni senza l’applicazione delle penali”.
Il governo intende procedere, all’interno della manovra, all’analisi delle categorie di persone che possono essere escluse dalle penalizzazioni della legge 214/2014 dell’ex ministro Elsa Fornero. E, anche in questa circostanza, un’eventuale modifica della fattispecie renderebbe necessario trovare adeguate risorse.
Maria Luisa Gnecchi, capogruppo del Pd nella commissione Lavoro si dice – comunque “soddisfatta per l’impegno del ministro Poletti ad approfondire la questione delle pensioni anticipate in sede di prossima Legge di Stabilità, proprio come noi lo abbiamo sollecitato a fare oggi con la nostra interrogazione discussa durante il question time. Nello specifico la nostra richiesta – spiega Gnecchi – è di eliminare le penalizzazioni per chi vada in pensione di anzianità prima dei 62 anni. Era già stato approvato un emendamento in tal senso nel Decreto sulla Pubblica Amministrazione ma nel passaggio tra Camera e Senato la Ragioneria di Stato ha quintuplicato le coperture necessarie e, quindi, il Senato lo ha stralciato”.