Quota 96, dichiarazioni Boccia e presidio al Miur

Continua a segnare temperature elevatissime il termometro del dibattito in tema di previdenza e riforma pensioni 2014: le ultime notizie riferite a precoci, Quota 96 e riassetto della pensione anticipata disegnano un quadro piuttosto incerto, con il recente richiamo mosso dal FMI ad aver ulteriormente scosso il contesto di riferimento. I Quota 96 non mollano ma complici le dichiarazioni rilasciate in diretta tv dal presidente della Commissione Bilancio Francesco Boccia appare ormai chiara la strategia adottata da Renzi per ‘risolvere la vertenza’.

Infatti, l’affermazione di Francesco Boccia a La7 dove ha detto che “il caso pensioni Quota 96 Scuola verrà risolto entro settembre 2015 insieme al problema dell’assunzione dei precari”, ha lasciato parecchio perplessa la categoria: Renzi non ha mai fatto cenno ad una simile possibilità, ecco che appare ormai chiara la strategia adottata dallo stesso Premier e dal governo. L’idea è quella di far riassorbire dal sistema i Quota 96 in modo naturale lasciando che accedano al pensionamento tra 104 e maturazione dei requisiti Fornero. Peccato che per molti ciò significherà 6 o 7 anni di lavoro in più.

Del resto l’unica ‘novità’ che si è registrata sull’argomento è stata la presentazione di un interrogazione da parte del deputato Carlo Sibilia di M5S dove si chiede che possano andare in pensione i quota 96, ma come è facile immaginare è possibile che anche questo tentativo si riveli un buco nell’acqua, con il governo Renzi intento a occuparsi di altre priorità.

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Ecco allora che il 30 settembre dalle ore 13:00 una delegazione dei Quota 96 sarà di nuovo in presidio davanti al Miur dove chiederà alla ministra Giannini di rispondere ai quesiti urgenti sulla risoluzione dell’annosa vicenda del mancato pensionamento.

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