Esodati, ancora 200.000 senza nessuna salvaguardia
“Dopo la sesta salvaguardia non si intende più salvaguardare nessuno, questo è quanto dice l’odg presentato al senato dal senatore Ichino e compagnia bella, ebbene in base ai dati Inps all’epoca del dramma eravamo 398.000 con tutte e sei le salvaguardie si arriva a poco piu’ di 170 mila, rimangono fuori dalle salvaguardie la bellezza di 228 mila padri e madri di famiglia, derubati e condannati a morte certa se non si rimedia a questo atroce delitto di stato, a meno che non ci si diventa malavitosi, tanto le persone oneste pagano i delinquenti no”.
E’ quanto sostiene in una nota il Coordinatore del Comitato Esodati di Roma, Giuliano Colaci, che ribadisce la necessità che il governo tenga in considerazione tutti coloro che sono ancora rimasti fuori dalle tutele.
“Ichino dice – aggiunge Colaci – che ormai gli esodati rimasti devono essere ricollocati a lavoro, ma quale lavoro? Noi abbiamo i nostri figli a casa disoccupati come pretende Ichino che gli esodati vengano reinseriti? Si è parlato di patto negato dallo stato e si è parlato e promesso di dare una soluzione a tutti gli esodati, allora mi domando dove stà la giustizia in questo paese?”.
“Con la giustizia non si scherza ed è giusto che chi sbaglia paghi, pertanto il governo Monti con la Fornero hanno sbagliato, è chiaro che loro non pagheranno mai, ma i governi attuali devono porre fine e chiudere con equità e legalità questa sporca pagina della storia della repubblica”.
“La cosa buffa e umiliante per noi – termina Colaci – tutte persone sulla soglia dei 60 anni e su di lì, che abbiamo versato tutto ciò che ci stava da versare, e dopo il danno anche la beffa da parte della Fornero dove ha dichiarato e riconosciuto l’errore. Dopo tre anni di lotterie siamo arrivati al traguardo, chiuse le lotterie chi ha avuto ha avuto e chi ha dato ha dato”.