Emendamenti M5S: Tetto alle pensioni d’oro e portare la minima a 600 euro!
Aumento delle pensioni minime, reddito di cittadinanza (come una sorta di salario minimo garantito sul modello tedesco), regime dei minimi al 5% per le partite Iva sino a 40.000 euro di fatturato annuale, abolizione della Tasi e crediti certificati fiscali (Ccf). Riduzione del bonus fiscale utile a trovare le coperture finanziarie per l’aumento delle pensioni minime da 485 euro mensili a 600 euro mensili.
E’ quanto prevedono alcuni emendamenti, anche sulla riforma pensioni, proposti dal Movimento 5 stelle di Beppe Grillo alla Legge di Stabilità 2015 del Governo Renzi al vaglio della Camera dei Deputati presieduta da Laura Boldrini.
“Le pensioni ovvero i vitalizi erogati da gestioni previdenziali pubbliche in base al sistema retributivo, non possono superare i 5.000 euro netti mensili. Sono fatti salvi soltanto le pensioni e i vitalizi corrisposti in base al sistema contributivo. Qualora il trattamento sia cumulato con altri trattamenti pensionistici erogati da gestioni previdenziali pubbliche in base al sistema retributivo, l’ammontare onnicomprensivo non può superare gli 8.000 euro netti mensili”, recita la prima proposta di modifica.
“Ai soggetti titolari di unico trattamento pensionistico o di più trattamenti pensionistici la cui somma degli importi percepiti, a prescindere dal requisito anagrafico, non superi la soglia di seicento euro viene comunque corrisposto un rateo integrato nella misura minima di 600 euro per dodici mensilità”, si legge nel secondo emendamento.
Da segnalare infine anche la proposta di aumentare il contributo di costruzione per gli interventi edilizi che consumano nuovo suolo, l’aumento degli stanziamenti per l’edilizia scolastica, delle risorse alla Protezione civile e di quelle per le bonifiche.