Rizzetto (AL): Siamo l’unico Paese che va controcorrente sulla flessibilità
“Appare ormai chiaro, anche alla luce dell’audizione del presidente Boeri in Commissione, che il governo voglia andare a incidere sulla flessibilità in uscita con penalizzazioni per chi lascia il mondo del lavoro prima delle direttive Fornero. La Legge di Stabilità, quindi, emenderà la manovra del governo Monti senza abrogarla, come pure abbiamo spesso auspicato”, commenta Walter Rizzetto, deputato di Alternativa Libera.
“L’Europa stessa è flessibile in uscita (vedi la Francia e la Germania) – sottolinea il vicepresidente della Commissione Lavoro -: noi andiamo controcorrente e chiediamo staffetta generazionale e attenzione alla flessibilità in entrata se le penalizzazioni saranno onerose perderanno d’interesse; se ci sono troppi incentivi si mettono a rischio gli equilibri finanziari. La proposta 857 sulla flessibilità va quantificata: costa veramente 8,5 miliardi? Se così fosse, allora è meglio questa operazione rispetto ai 10 miliardi spesi in 80 euro elettorali. È quindi sostenibile? Un altro tema riguarda gli ultimi esodati: sono veramente 49500 come sostengono le rilevazioni più recenti? La scelta dunque sarà previdenziale o assistenziale: per noi, sarebbe preferibile la prima”.
“Entro giugno l’Inps avanzerà una proposta in termini di riordino: abbiamo chiesto un’anticipazione alla Commissione, affinché possa lavorare senza essere esautorata, come spesso accaduto, dal governo”, conclude Rizzetto