M5S: La ‘bolla’ delle pensioni di invalidità è passata sotto il naso dei Governi
“Se i numeri contenuti nell’inchiesta del Corriere della Sera, in base alla quale tra il 2013 e il 2014 le pensioni di invalidità in Italia sono aumentate di 100 mila unità, corrispondono al vero, si tratterebbe dell’ennesima prova del fatto che le politiche di verifiche straordinarie, condotte dall’Inps negli ultimi sei anni, sono state un disastro totale, come da noi sempre sostenuto. Tra l’altro, questo metodo ha avuto come effetto collaterale l’aumentato dei ricorsi e leso i diritti dei veri cittadini disabili, come confermato da una sentenza del Tar dell’aprile 2014”.
Questa la denuncia dei deputati del Movimento 5 Stelle in commissione Affari Sociali.
“E’ arrivato il momento – continua i parlamentari pentastellati – per il Governo di ammettere pubblicamente, senza minimizzare come fatto finora perfino dall’Inps, che la strada intrapresa era quella sbagliata”.
“Adesso – aggiungono – resta da chiarire un dato fondamentale: quale sia o siano le cause di tale aumento esponenziale. Sta di fatto che gli ultimi governi, compreso quello in carica, sembrano non essersi accorti di nulla mentre questa ‘bolla’ gli passava sotto al naso. Per attuare una selezione adeguata rispetto all’assegnazione delle pensioni di invalidità, ed evitare abusi e frodi, è indispensabile una riforma dei criteri di accertamento che, nonostante le nostre numerose richieste e segnalazioni, evidentemente questi partiti non intendono attuare. In realtà tale riforma era stata promessa nel novembre 2013, quando hanno adottato il piano d’azione per la disabilità, ma da allora non è stato stanziato un euro”.
“Ci domandiamo se questo insabbiamento della riforma non sia anche dovuto al fatto che quello delle false pensioni di invalidità è un fenomeno che, in alcuni casi, va a braccetto con clientelismo e bacino di voto elettorale”, concludono.