Munerato (Gruppo Misto): Il censimento degli esodati serve solo per temporeggiare
L’Onorevole Emanuela Munerato del Gruppo Misto ha presentato un’interrogazione al Ministro del lavoro, Poletti, con la quale ha toccato il tema del censimento online degli esodati:
“In occasione dell’esame del disegno di legge sulla sesta salvaguardia per gli esodati, il Governo ha accolto l’ordine del giorno a firma Ichino e altri, in tema di active ageing, (approvato il 24 settembre 2014 in 11a Commissione permanente, Lavoro, Previdenza sociale) il cui contenuto è stato ribadito dal direttore generale dell’Inps, dottor Nori, nel corso dell’audizione del 12 novembre 2014, secondo il quale, sulla base dei dati di cui l’Inps dispone, la platea degli esodati è stata interamente coperta con i 6 provvedimenti di salvaguardia susseguitisi dal dicembre 2011 al settembre 2014;
il Ministro in indirizzo è certamente a conoscenza dell’istituzione, all’uopo, presso la 11a Commissione permanente del Senato, di una sottocommissione per l’analisi della problematica dei cosiddetti esodati, con l’iniziativa di predisporre un questionario di carattere informativo destinato agli utenti interessati, attraverso la compilazione di una scheda per la rilevazione delle persone prossime alla pensione e rimaste disoccupate a seguito di accordo collettivo o individuale per la risoluzione del rapporto di lavoro precedente al 1° gennaio 2012, o per accordi di mobilità siglati entro la stessa data, la cui compilazione scade il 20 giugno 2015;
tale censimento è, a giudizio dell’interrogante, un aiuto al Governo per temporeggiare sulla soluzione della vicenda esodati, ritenendo la scrivente oltremodo assurdo e paradossale la pretesa di raccogliere con un “sondaggio su base volontaria” informazioni e dati che Inps e Ministero del lavoro dovrebbero già possedere;
peraltro l’interrogante condivide le rimostranze della “Rete dei Comitati degli Esodati”, secondo cui le domande del questionario non sono in grado di rilevare tutte le reali situazioni e le concrete casistiche relative a soggetti e platee non ancora salvaguardati ma aventi diritto, valutando pertanto che il risultato di tale indagine sarà oggettivamente incompleto, atteso che non garantisce la partecipazione di tutti i soggetti coinvolti in mancanza di una capillare opera di informazione e diffusione,
si chiede di sapere quali siano le intenzioni del Governo al termine delle rilevazioni di cui in premessa, se cioè intenda utilizzare i risultati del citato censimento per adottare i relativi provvedimenti di propria competenza, ovvero intenda attivarsi, nell’ambito delle proprie attribuzioni, per avviare una parallela istruttoria più completa e dettagliata, che tenga conto dell’esistenza, ancora oggi, di intere platee di lavoratori esclusi dai requisiti dei 6 provvedimenti di salvaguardia, pur avendone diritto in quanto rimasti senza alcuna copertura reddituale, né da lavoro e né da ammortizzatore, a seguito dell’entrata in vigore dell’articolo 24 del decreto-legge n. 201 del 2011 (convertito, con modificazioni, dalla legge n. 214 del 2011)”.