Sindacati dei pensionati contrari al decreto pensioni del Governo Renzi

Anche i sindacati dei pensionati Spi-Cgil, Fnp-Cisl e Uilp-Uil della Basilicata sono mobilitati contro il decreto pensioni del Governo con due manifestazioni una a Piazza del Pantheon il 24 giugno alle ore 9.30, la seconda al Senato nella data che le segreterie comunicheranno in relazione ai tempi della discussione per la conversione del decreto, per chiedere di ripristinare il valore reale del potere d’acquisto di tutte le pensioni e sostenere le nostre rivendicazioni. Lo hanno deciso le tre Organizzazioni sindacali che hanno riunito a Roma gli esecutivi unitari. All’incontro ha partecipato una delegazione della Basilicata guidata da Allegretti (Spi-Cgil), Zuardi (Fnp-Cisl) e Tortorelli (Uilp).

Allegretti (Spi-Cgil), Zuardi (Fnp-Cisl) e Tortorelli (Uilp) , evidenziano come le tante iniziative e mobilitazioni attuate unitariamente nelle ultime settimane a livello locale e l’azione di pressione attuata a livello nazionale abbiano riportato al centro dell’attenzione le nostre proposte e siano state utili per spingere Governo e Parlamento ad aprire un confronto con il sindacato sul tema delle pensioni e del decreto 65.

Condividono il giudizio positivo espresso dalle Segreterie Nazionali in merito all’incontro avvenuto con il Ministro del Lavoro Poletti lo scorso 15 giugno, valutato come un passo nella giusta direzione.

In particolare è molto importante che il Ministro abbia accolto la richiesta di riaprire un dialogo, non episodico, sulla materia previdenziale. In proposito si è fissato un nuovo incontro per il giorno 16 Luglio in cui si definiranno i punti specifici che intendiamo affrontare.

A quel punto seguirà un lavoro di approfondimento per giungere a trovare soluzioni in tempo utile per la futura legge di stabilità.

I segretari regionali Allegretti (Spi-Cgil), Zuardi (Fnp-Cisl) e Tortorelli (Uilp) chiedono al Ministro e al Governo modifiche sostanziali da apportare in sede di conversione al decreto 65, definito da tutti insufficiente e inadeguato, per renderlo più equo e rispondente alla sentenza della Corte Costituzionale.

In particolare chiedono che venga ristabilito il montante delle pensioni in essere, incrementando il loro importo mensile impedendo in questo modo che il danno diventi permanente.

Così come sarà fondamentale definire un meccanismo di perequazione/rivalutazione in grado di garantire nel tempo il potere d’acquisto degli assegni pensionistici che la Corte ha giustamente definito essere “retribuzione differita”.

Su questo punto il Ministero non è andato oltre all’impegno di seguire l’iter del decreto dichiarando che i margini sono molto stretti.

[jetpack_subscription_form show_subscribers_total=0 title="Iscriviti alla nostra newsletter" subscribe_text="" subscribe_button="Registrami alla newsletter"]

Su questo aspetto, considerando che il decreto andrà convertito entro il 21 Luglio, SPI – FNP – UILP Basilicata continueranno la mobilitazione con presidi unitari, con presenza nei mezzi di comunicazione.

Rate this post