Spi-Cgil: Attenzione alle sirene che invitano a firmare costosi ricorsi sul rimborso pensioni

In queste settimane il sindacato pensionati della Cgil è stato tempestato da telefonate da parte di chi chiede notizie sul come fare valere la sentenza della Corte Costituzionale che ha giudicato illegittimo il blocco delle indicizzazioni degli anni 2012/2013 alle pensioni superiori a 1.405 euro lorde.

La maggioranza dei richiedenti non ha titolo ad alcun rimborso o ricostituzione perché non aveva avuto il fermo e, quindi, ha ricevuto quanto previsto nei due anni a riferimento.

In provincia di Agrigento per esempio su 120.883 pensionati INPS sono 4.631 quelli che hanno una pensione superiore a 1.405 euro lorde, mentre su 19.342 pensionati ex INPDAP, le pensioni superiori a 1.405 euro risultano 10.375.

Tra INPS ed ex Inpdap gli interessati all’una tantum da € 750 (cioè quelli con un lordo da 1.405 a 1.700 euro), all’una tantum di € 450 ( cioè quelli con un lordo tra 1.700 e 2.200 euro) e quelli interessati all’una tantum da € 278 ( cioè quelli con un lordo contenuto tra 2.200  e 3.200 euro) sono 15.006 pensionati, dai quali vanno sottratti coloro i quali hanno un assegno pensionistico superiore a 3.200 lorde.

Allo stato delle cose per la prima fascia è previsto dal Decreto governativo, inoltre, a far data dal primo gennaio 2016 un aumento mensile di 15 euro, per la seconda fascia di 8 euro mensili e per la terza fascia 5 euro al mese.

E’ bene sapere che il Presidente nazionale dell’INPS Boeri ha diramato, pochi giorni fa, a tutte le proprie sedi una circolare che dispone la non accettazione delle domande di ricostruzione delle pensioni che facciano riferimento alla sentenza della Corte Costituzionale, ovvero al Decreto Renzi.

Tra l’altro è stato chiarito dagli Avvocati, che questo sindacato ha consultato, che per chiedere il recupero totale del mal tolto e la ricostruzione della pensione, occorre che il “DANNO” si sia verificato e tale verifica si avrà solo quando il Decreto del Governo verrà applicato e cioè dopo il primo di agosto, quando nella pensione sarà caricata la una tantum.

Le cose stanno così ed il sindacato SPI – Cgil non promette altro che il proprio impegno per “sanare” la questione nell’ambito, se possibile, di una trattativa con il Governo.

Intanto, per mercoledì 24 giugno i sindacati CGIL, CISL e UIL pensionati hanno indetto una Manifestazione in piazza PANTHEON a Roma (cui parteciperà una delegazione agrigentina) e per il mese di luglio un’altra Manifestazione davanti il SENATO, in occasione della conversione in legge del Decreto del Governo sulle pensioni.

ATTENZIONE alle “SIRENE” che invitano a firmare costosi mandati di patrocinio legale prima della conversione in legge del Decreto governativo.

IL SINDACATO NON MOLLERA!

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Piero Mangione e Pio Capodieci

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