Uil Pensionati: Il rimborso, purtroppo, è un’elusione
La Uil pensionati, da qualche tempo, ripete alle Istituzioni che i pensionati chiedono e vogliono il dovuto e non più di quello che a loro spetta. Il dovuto è frutto di anni di sacrifici e di duro lavoro e spesso a scapito della persona, della famiglia e in particolare dei figli. Il reddito della pensione è un contratto tra le parti: Lavoratore e Stato.
Il sindacato si chiede del perché non si vuole rispettare la contrattazione tra le parti neanche nel rispetto della Sentenza della Corte Costituzionale? Il rimborso, purtroppo, è un’elusione!
Si sa che, negli ultimi 15 anni, i limiti della tolleranza hanno danneggiato le persone e i territori più fragili e in modo particolare la più povera del Sud, in Puglia il 32 per cento della popolazione è a rischio di povertà.
Nel 2014 la spesa delle pensioni effettiva è stata di 214 miliardi. Le uscite per pagare le pensioni, su una popolazione di 18 milioni di cittadini, sono fondate su un impegno di 171 miliardi. La tassazione sui redditi da pensione è di 43 miliardi come prelievo per una spesa di 214 miliardi, (il 20 per cento), che per lo Stato è una partita di giro a fronte di una riduzione fiscale che negli altri paesi è molto più bassa nella media europea e quindi per le casse dello Stato è un incasso macroeconomico.
Per la Uil pensionati di Brindisi è sufficiente considerare che mediamente le pensioni italiane siano tra le più povere in Europa, (la media nel 2013 è pari a 11.638 euro l’anno, meno di 900 euro al mese per 13 mensilità). Da ciò s’intuisce che la batosta fiscale è molto più pesante per il pensionato italiano e per la persona non autosufficiente e ammalata che è costretta a pagarsi le medicine e le cure oltre alle numerose bollette, accise, Imu, Tasi, Tari e varie.
L’Italia, avendo voluto seguire una linea diversa da quella suggerita da molti nobel dell’economia, che hanno rilanciato lo sviluppo e la crescita del Paese senza subire l’austerità economica ed evitando di far versare “lacrime e sangue” ai pensionati, ha “una pressione fiscale al netto del sommerso che supera ormai il 55 per cento”, mentre nel 2014 è stata del 43,5% del Pil, espressiva perché meno oppressiva ma 1,7 punti in più rispetto alla media dell’euro.
La priorità del governo di Matteo Renzi, non può essere nella tassazione prima tutta centralizzata, poi regionalizzata e adesso passata, in parte, ai Comuni mediante la “Local Tax”. La tassazione è sempre a scapito del singolo pensionato, del lavoratore, delle famiglie e delle imprese.
I pensionati hanno bisogno di credere a un nuovo umanesimo che sia un “orizzonte democratico” capace di realizzare un patto sociale equo, condiviso tra i cittadini e l’azione di Governo.
La necessità è nel rispetto etico e morale, finalizzata in un cammino comune verso il benessere della persona umana perché tale, esigente di valori e diritti e tutelata dal possibile perdurare degli ostacoli e delle sfide presenti, a breve o a lungo termine.
A seguito della sentenza della Corte Costituzionale, che ha giudicato illegittimo il blocco della rivalutazione degli assegni da pensione, la Uil pensionati comunica la notizia, ormai molto diffusa, dall’Inps, che i mini-rimborsi per i pensionati, stabiliti dal governo saranno non a netto, come promesso da Matteo Renzi, ma a lordo: “Le somme arretrate ……. Devono essere assoggettate ad Irpef con il regime della tassazione separata, ex art. 17 D.P.R. 22 dicembre 1987, n.917, con esclusione delle somme maturate successivamente al 31.12.2014, invece a tassazione ordinaria”.
Ciò comporta che il titolare di un assegno da pensione riceverà il primo agosto 1.706 euro netto, invece che 2.300 euro loro al mese con un rimborso “una tantum” di 671 euro, dovuto a una tassazione del 23 invece del 20 per cento
La Uil pensionati territoriale di Brindisi informa che, secondo l’Inps, per il 2012 e 2013 la rivalutazione sarà al 100% per le pensioni fino a tre volte il minimo, del 40% fino a quattro volte, del 20% fino a cinque volte, del 10 % fino a 6 volte per scendere all’azzeramento sopra di questa soglia. Il sindacato comunica inoltre che la rivalutazione per il 2014e 2015, è pari al 20% dell’aumento ottenuto per ogni fascia di reddito da pensione rispetto al biennio 2012 – 2013, mentre per il 2016 la rivalutazione sarà pari al 50 per cento.
La Circolare Inps precisa che la ricostituzione dei trattamenti delle pensioni, avverrà d’ufficio, quindi senza domanda da parte di chi avrebbe avuto diritto al bonus.
Per i familiari, eredi di chi è deceduto nel frattempo, servirà una corretta richiesta degli aventi diritto, prima che scatti la prescrizione, che per ora ha una durata di dieci anni.
La Uil pensionati chiede di non rendere accattivante per i pensionati, la regola del subire “oltre il danno la Beffa”.
È anomala tale dicitura per uno Stato Democratico, che vanta di essere il Bel Paese e di avere avuto una Costituzione lungimirante, orientata al Bene Comune. Per gli iscritti la norma vuole che il sindacato Uil pensionati territoriale sia sempre disponibile per qualsiasi informazione o chiarimento.
Segreteria provinciale della UIL pensionati