Gnecchi (PD): Interveniamo oppure le donne usciranno a 70 anni

“Il decreto (pensioni, ndr) approvato dalla Camera va nella giusta direzione anche se non prevede tutti gli interventi che avremmo voluto. Per questo il Pd vota favorevolmente invitando tutti a collaborare per risolvere i problemi della manovra Salva Italia che sono aperti e che hanno bisogno di correzioni”.

Così Maria Luisa Gnecchi, capogruppo Pd in commissione Lavoro.

“La legge Fornero – spiega Gnecchi – è stata una manovra per salvare l’Italia dalla bancarotta e non una riforma delle pensioni. Abbiamo previsto sei salvaguardie per gli esodati e possiamo dire ai colleghi delle opposizioni, che ci accusano di aver votato quella manovra, che abbiamo la coscienza a posto per le correzioni fatte fin da subito alla legge Fornero; dobbiamo andare avanti pensando anche alle pensioni dei giovani. Già nel decreto è previsto che la rivalutazione del montante contributivo, quindi dei propri contributi versati nell’arco di tutta la vita lavorativa, debba sempre essere positivo, almeno l’1% indipendentemente dall’eventuale pil negativo.

[jetpack_subscription_form show_subscribers_total=0 title="Iscriviti alla nostra newsletter" subscribe_text="" subscribe_button="Registrami alla newsletter"]

Dobbiamo tutti insieme Camera, Senato e Governo correggere le attuali distorsioni del sistema che, senza nessun intervento, permetterebbe a quasi tutte le donne che sono nel contributivo puro di andare in pensione solo a 70 anni, perchè la manovra prevede che per andare prima si debba avere un calcolo di pensione superiore a 600 euro mensili. La sentenza della Consulta che ha reso necessario questo decreto deve essere letta tutta e non presa a pezzi; in essa c’è un invito chiaro a tenere presente i più poveri. Invece durante la discussione del decreto sono stati presentati emendamenti per restituire la indicizzazione anche alle pensioni più alte, alle famigerate pensioni d’oro”.

Rate this post