Ministero del Lavoro: Nel decreto rimborsi misure importanti su pensioni e ammortizzatori
“Il decreto 65/2015, approvato definitivamente ieri, contiene misure importanti su due temi di rilievo: pensioni ed ammortizzatori sociali”.
Così il Ministero del Lavoro.
“Per quanto riguarda le pensioni – si legge nel documento -, a seguito delle prescrizioni della Corte Costituzionale, il decreto fissa i criteri per la restituzione dell’indicizzazione delle pensioni per il biennio 2012-2013 e per l’attivazione del meccanismo di indicizzazione a partire dal 2016. Per le pensioni fino a tre volte il trattamento minimo, viene stabilito che la rivalutazione sia corrisposta nella misura del 100%”.
“Per quanto riguarda gli ammortizzatori sociali – prosegue il Ministero – il decreto dispone un incremento di 1.020 milioni di euro, per il 2015, del Fondo sociale per occupazione e formazione, ai fini del finanziamento degli ammortizzatori sociali in deroga. Aumentano anche le risorse destinate alla cassa integrazione in deroga per il settore della pesca, in relazione al fermo biologico legato all’avvicendarsi delle stagioni, che passa da 30 a 35 milioni di euro per il 2015″.
“Nel capitolo ammortizzatori – si legge ancora nella nota – rientrano i contratti di solidarietà, efficace strumento di tutela dei livelli occupazionali, per i quali il decreto prevede lo stanziamento, per il 2015, di 290 milioni aggiuntivi: 150 milioni destinati all’innalzamento dal 60 al 70% dell’integrazione salariale dei contratti di tipo A (che possono essere utilizzati dalle imprese che hanno accesso alla cassa integrazione) e 140 milioni ai contratti di tipo B (utilizzati dalle imprese che non hanno accesso alla cassa integrazione) al fine di evitare o ridurre le eccedenze di personale. Inoltre, ulteriori 20 milioni sono assegnati, portando l’impegno di risorse per il 2015 da 115 a 135 milioni, al finanziamento del secondo anno degli accordi di crisi aziendale per cessazione di attività che prevedono, tramite il trattamento di Cigs, la possibile rioccupazione dei lavoratori sospesi”.