Morando: Leggo molte ipotesi ma ritengo ipotizzabili solo quelle non a carico dello Stato

“Su una cosa siamo d’accordo tutti: indietro non si torna. Stabilizzare cosi’ com’e’ oggi la misura costerebbe troppo. Ragionevole sarebbe un decalage dell’intesita’ negli anni, fino ad arrivare ad un livello accettabile per la sua stabilizzazione”.

Così il viceministro dell’Economia, Enrico Morando, in un’intervista al Corriere della Sera.

“La crescita dello 0,2% del Pil – aggiunge Morando – e’ un secondo dato positivo dopo vari trimestri in negativo non e’ poco. Certo, la ripresa e’ gracile percio’ puntiamo su iniziative che la consolidino”.

“Rispetto ai risultati da portare a casa per il 2015 – spiega Morando – data la crescita gia’ acquisita dello 0,4% nei primi sei mesi, e considerando realistico ipotizzare uno 0,3% nel terzo e nel quarto trimestre, bastera’ fare appena di piu’”.

“Per quanto riguarda la stabilizzazione sul livello di decontribuzione che l’Europa potrebbe concederci solo per il Sud – Morando precisa che – come successe per il credito d’imposta a favore dell’occupazione femminile al Sud. In piu’ si potrebbe proporre di mantenere la decontribuzione anche al centro Nord ma solo per le assunzioni femminili”.

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“Riguardo il cantiere ‘pensioni’ – sottolinea Morando – leggo molte ipotesi ma ritengo ipotizzabili solo quelle non a carico dello Stato, come il prestito-ponte. Risorse aggiuntive sono giustificabili solo per il sotegno ai poveri e alle famiglie con bambini”!

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