Damiano insiste: Settima Salvaguardia e soluzione Opzione Donna prima della Stabilità

“Ieri, in occasione del presidio organizzato da Cgil, Cisl e Uil di fronte al ministero dell’Economia e delle Finanze sul tema della settima salvaguardia e della Opzione Donna, l’ufficio di Presidenza della Commissione Lavoro della Camera si è incontrato con una delegazione di esodati al termine della manifestazione”.

Così Cesare Damiano, presidente della Commissione Lavoro della Camera.

“Condividiamo i contenuti e gli obiettivi della mobilitazione – continua Damiano – e riteniamo che le risorse risparmiate debbano rimanere nel Fondo esodati per consentire la settima salvaguardia e la correzione della circolare restrittiva dell’Inps sulla Opzione Donna”.

“Secondo l’Istituto di Previdenza – spiega il presidente della Commissione Lavoro – ci sarebbe una prima tranche di risparmi, da qui al 2023, che ammonta a 3,3 miliardi di euro. Questa stessa operazione di trasferimento delle risorse risparmiate e’ già stata fatta con la sesta salvaguardia e ha consentito di salvaguardare 32.000 lavoratori: non si capisce perché’ allora andasse bene e oggi non più. Questi nuovi provvedimenti di salvaguardia e correzione vanno fatti prima della legge di Stabilità.

E nessuno farà un passo indietro in quanto si tratta di risorse stanziate da leggi dello stato che non possono essere sottratte. Se qualcuno ha in mente di utilizzare risorse destinate ai lavoratori per altri scopi, e’ meglio che lasci perdere”.

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Damiano infine ricorda la flessibilità in uscita: “Si tratta di una questione cruciale. Sottovalutarla sarebbe un serio errore; anche perché, l’Uscita anticipata a 62 anni delle vecchie Generazioni, può favorire l’ingresso dei Giovani nel mondo del lavoro”.

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