Comitati degli Esodati: Il Sen. Ichino si vergogni 3 volte!

Lettera

Il Sen. Ichino ha dato alle stampe, prima dal desertico pulpito del suo blog (http://www.pietroichino.it/?p=36983) e poi seguito da un ingenuo e poco professionale giornalista Dario Di Vico addirittura sul Corriere della Sera (http://www.corriere.it/economia/15_settembre_17/”esodati”-sono-solo-1177-pensionati-forzati-ancora-senza-tutela-7d9585c0-5cf9-11e5-aee5-7e436a53f873.shtml), la sua visione Madjugorica degli “esodati”!! Oramai il suo incubo da anni, un trauma per lui ancora non superato!

Quel che scrive il sen. Ichino deve farlo vergognare 3 volte, sia come uomo che come parlamentare democratico!

Il sen. Ichino deve vergognarsi anzitutto per le bugie che dice e che ha cercato di vendere al pubblico ed ai suoi colleghi parlamentari (La “Rete dei Comitati” può documentare tutto quanto si afferma!):

La Rete dei Comitati non ha mai condiviso, e tantomeno approvato, quella che Ichino vuol far passare pubblicamente per una rilevazione, ma che in realtà ha invece lo stesso valore scientifico dei “mi piace” su Facebook, come lo stesso senatore millanta. La Rete, anzi, ne ha sempre contestato sia il metodo che il merito. I Comitati della Rete analizzeranno con i propri legali la possibilità di intraprendere azioni legali nei confronti del sen. Ichino, del giornalista Dario Di Vico e della testata del Corriere della Sera a tutela del proprio nome e posizione.

La Rete ha manifestato la propria contrarietà a quella rilevazione, contestandola con atti inviati alla Presidente della Sottocommissione del Senato sen. Parente, proponendo con puntualità, precisione e motivazioni dettagliate le necessarie correzioni sia nel metodo che nel merito. Correzioni che non sono mai state accettate! Per la Rete quelle modalità non potevano che dare l’esito falso che il sen. Ichino oggi non si vergogna a rivendicare! Speriamo che la Sottocommissione si dissoci in toto dalle conclusioni pubblicate dal sen. Ichino!

Riguardo al numero degli Esodati rimanenti la “Rete dei Comitati” non ha MAI “sostenuto che si tratterebbe di 50.000”! Quel numero lo hanno lo ha certificato al Parlamento il Ministero del Lavoro e l’INPS in risposta all’interrogazione parlamentare con risposta in Commissione Lavoro della Camera n. 5-03439 del 7/8/2014 a firma dell’on. Gnecchi. L’INPS (non il “giocattolino” che il sen. Ichino vuol spacciare per scienza) ha certificato che essi sono ben 49.500!!! E l’INPS ed il Ministero del Lavoro sono la Bibbia! La Rete si è limitata a prendere atto del dato ufficiale (cioè autentico per definizione!). Il sen. Ichino contesti il prof. Boeri sulla sua capacità di gestire l’INPS ed il Ministro Poletti!

La Rete non ha mai contestato la legge Fornero in quanto tale (il sen. Ichino fa solo squallida dietrologia “pro domo sua”), né ha mai chiesto di “smontarla”, poiché non è tra i suoi obiettivi e compiti . Ha solo ed esclusivamente contestato e combattuto la sua retroattività e l’assenza di un periodo transitorio per l’andata a regime della Legge, proprio ciò che ha causato il dramma “esodati”, sia sulla base delle precedenti norme di modifica delle pensioni che sulla base delle chiare sentenze della Corte Costituzionali accumulatesi nel tempo! Con la sua affermazione il sen. Ichino dimostra anche la sua ignoranza poiché sindacati e parlamentari hanno sempre ben distinto la questione “esodati” rispetto alla necessità di modificare, nel senso della flessibilità, la legge Fornero!

Sarebbe da querela la sua falsa affermazione secondo la quale chi conduce, in Parlamento e fuori, la battaglia pro Esodati si propone di “smontare la riforma pensionistica del 2011 – come sostanzialmente chiedono le organizzazioni dei sedicenti “esodati”

Il sen. Ichino deve vergognarsi per la sua ignoranza!!

La definizione di “esodati”, che il sen. Ichino non dà mai ma che, manipolando il lettore, lascia intendere venga distorta dalla “Rete dei Comitati” a proprio piacimento, è chiara ed è sempre stata condivisa a livello governativo e a livello Parlamentare. “Esodato” è colui che aveva perso il lavoro entro il 31/12/2011 o che lo avrebbe perso a causa di accordi imprescindibili firmati antecedentemente quella data, e che avrebbe maturato i requisiti pensionistici con le norme ante Fornero in un ragionevole periodo di tempo, ammettendo così quel concetto di transitorio che ha da sempre caratterizzato le riforme previdenziali in Europa e in Italia, e confermando quanto sentenziato dalla Corte Costituzionale: cioè un transitorio di almeno 6 anni! Il sen. Ichino strumentalmente vuol far intendere che gli “esodati” considerati nel provvedimento della 7^ salvaguardia e coperti dal fondo “esodati” del comma 235 art. 1 L. 228/2012 siano anche coloro che hanno perso il lavoro dopo l’entrata in vigore della legge Fornero. Evidentemente il sen. Ichino o mente anche su questo o ignora anche questo!!

Il sen. Ichino evidentemente ignora anche chi ha certificato il numero di 49.500, ovvero l’INPS ed il Ministero del Lavoro, ed anzi si erge egli ad onnisciente ed onnipotente ed unico arbitro e destinatario di una ridicola verità!

Il sen. Ichino ignora che i 49.500 “esodati” che potrebbero essere salvaguardati già con la 7^ salvaguardia, sono coperti interamente dal fondo “esodati”, che per legge recupera le somme risparmiate con previsione pluriennale, senza altri oneri per lo Stato!!

Il sen.  Ichino si vergogni per i soldi che fa sprecare agli italiani tutti!!

Il narcisismo sia per la propria persona che per le proprie idee sono una caratteristica di questi tempi preoccupanti! Purtroppo questo si riverbera in costi per la collettività enormi. Nulla ha prodotto di nuovo il sen. Ichino tranne il suo impareggiabile stipendio, nel frattempo percorrendo i “corridoi e gli spazi virtuali” ripetendo continuamente le sue stantie litanie (vedi l’invecchiamento attivo) da oltre 10 anni senza accorgersi che il mondo è andato avanti!

Il sen. Ichino vagheggia nel suo scritto di “fantastici ritorni al lavoro” per gli “esodati”, mentre Renzi sostiene che ci vogliono almeno 3-4 anni per far andare a regime una riforma come il Jobs Act (che è già esistente e attiva mentre la chimera di Ichino non è nemmeno nell’aria!).  Ma se i 49.500 “esodati” ancora non salvaguardati sono ormai prossimi alla pensione (che è un loro diritto!) di cosa va cianciando come un Macbeth con le ombre??

Il sen. Ichino si vergogni e chieda scusa pubblicamente per aver cercato di spacciare per veritieri dati che potrebbero segnare la condanna all’indigenza per 49500 famiglie, raccolti con una iniziativa che non ha carattere scientifico .

E il giornalista Dario DI Vico e il Corriere della Sera abbiano la correttezza di pubblicare con pari evidenza questa risposta al sen. Ichino che la “Rete dei Comitati degli Esodati” ed altri Comitati associati hanno elaborato!

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Rete dei Comitati degli Esodati

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