Damiano: La flessibilità fa risparmiare
“La flessibilità nel sistema pensionistico fa risparmiare: se si fa un calcolo corretto, nel caso di uscita a 62 anni anziché’ a 66, il costo dell’anticipo per i primi 4 anni di una pensione penalizzata dell’8% sarà largamente compensato dai risparmi cumulati nei successivi 18 anni, con un risparmio del 4,22%”.
Così Cesare Damiano, presidente della Commissione Lavoro della Camera.
“Il calcolo – spiega Damiano – è semplice: basta considerare la speranza di vita media (uomo-donna) che l’Istat calcola di 84 anni. La differenza tra 84 e 62 è appunto di 22 anni: 4 di costo e 22 di risparmio. Quando parliamo di pensioni non possiamo limitarci a calcoli che si fermano ai primi anni, secondo una logica di cassa, ma occorre fare delle proiezioni: solo in questo modo si può parlare di sostenibilità del sistema che, con la nostra proposta, viene irrobustita”.
“Il Governo non deve temere i niet dell’Europa perché’ non vogliamo cancellare la riforma Fornero, ma correggerla e consolidarne gli effetti finanziari. In valori assoluti la spesa per una pensione anticipata di 4 anni e decurtata dell’8% è di 348.263 euro, mentre la pensione intera a 66 anni ha un costo di 363.554 euro: abbiamo preso a riferimento una retribuzione lorda pari al dato medio Ocse per l’Italia di un dipendente privato a tempo pieno, che è pari a 24.250 euro annui, equivalenti ad un netto mensile di 1.429 euro per 13 mensilità nel caso di un lavoratore senza carichi familiari”, conclude Cesare Damiano.