I Quota 96 denunciano lo scippo di fondi degli Esodati dal MEF

Ormai siamo al paradosso, all’inversione della realtà, a prendere dai malcapitati dipendenti e trasferire il frutto della rapina a chi ha già tanti soldi. Oggi è l’ultima puntata di una sequenza di scelte antipopolari che gli ultimi governi perseguono nei confronti di lavoratori e pensionati. Non bastasse la vergogna delle ruberie di una classe politica, ormai più adusa a gestire

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Lega: Per gli esodati, un altro schiaffo dal Governo

“L’incontro in Commissione Lavoro alla Camera con i tecnici del Ministero del lavoro, dell’Economia e dell’Inps per la salvaguardia degli esodati e per la correzione della normativa pensionistica di opzione donna non ha dato l’esito che si aspettava e che era stato prospettato prima delle vacanze”. Così l’onorevole leghista Roberto Simonetti, che evidenzia come i circa 500 milioni di euro,

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Ecco come il Tesoro vuole ‘scippare’ il Fondo esodati

Pubblichiamo un appello dei Comitati degli esodati a Parlamento e governo. Un appello che è anche un documento di accusa alla tesi della Ragioneria e del Tesoro sulla mancata copertura finanziaria della possibile settima salvaguardia. Siamo alcuni dei Comitati che hanno contribuito fin dal primo momento alla elaborazione del cosiddetto “Dossier Esodati”, nelle cui linee guida ci riconosciamo tutt’ora pienamente,

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Uil: Grave non prolungare l’Opzione Donna

“E’ grave bloccare il prolungamento dell’opzione che consente alle lavoratrici che entro dicembre 2015 maturano i requisiti di accedere al pensionamento anticipato con il totale ricalcolo contributivo della propria posizione ed accettando, quindi, una pesante decurtazione pari al 30% dell’assegno previdenziale”. Così Maria Pia Mannino, responsabile nazionale Pari Opportunità e Politiche di Genere della Uil. “Il provvedimento si autofinanzia –

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Rete Comitati Esodati: Giù le mani dal fondo degli esodati

Lettera La Rete dei Comitati denuncia con il massimo sdegno il gravissimo atto compiuto dal Ministero delle Finanze (MEF) a danno degli “esodati” con la sottrazione dei risparmi delle sei precedenti operazioni di salvaguardia e, per legge, destinati al fondo appositamente creato con il comma 235 della L. 228/2012 per finanziare nuove salvaguardie. E’ il secondo vergognoso scippo, che subiamo

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Uil: Settima Salvaguardia va fatta, i soldi ci sono

“Bisogna fare la settima salvaguardia per i lavoratori esodati. Le risorse ci sono. Vanno utilizzate quelle risparmiate nelle precedenti salvaguardie. E’ gravissimo se il ministero dell’Economia destina altrove quelle risorse”. Così il segretario confederale Uil, Domenico Proietti. “Per la Uil e’, inoltre, assolutamente necessario che con la prossima Legge di stabilita’ il Governo e il Parlamento reintroducano la flessibilita’ di

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Unimpresa: Flessibilità importante per rendere il sistema più equilibrato e per dare spazio ai giovani

“Crescerà di oltre 39 miliardi di euro la spesa previdenziale e assistenziale nel quinquennio 2015-2019. Le uscite del bilancio pubblico per le pensioni e, più in generale, il welfare previste dal governo passeranno dai 328 miliardi del 2014 ai 338 miliardi del 2015 fino ai 367 miliardi del 2019″. Così il centro studi di Unimpresa. Secondo l’analisi basata sull’ultimo Def

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Barbagallo: Puntiamo ancora sulla flessibilità in uscita

«Io sulla flessibilità in uscita ci conto ancora: bisogna consentire ai lavoratori di andare in pensione, volontariamente, in una fascia di età compresa tra i 62 e i 67 anni». Così il Segretario generale della Uil, Carmelo Barbagallo, nel corso della trasmissione Agorà. «Noi pensiamo che una vera riforma debba dare stabilità ai giovani e flessibilità in uscita agli anziani

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