Uilp: Donne ignorate dalla politica e dalle politiche
“I dati presentati dal direttore del dipartimento per le statistiche sociali dell’Istat alla commissione Lavoro della Camera confermano ancora una volta quello che come Uilp diciamo da sempre: esiste una specificità femminile dell’invecchiamento che viene trascurata dalla politica e dalle politiche”.
Così il Segretario generale della Uilp Romano Bellissima.
“Una parte significativa della popolazione anziana in condizioni di povertà e di esclusione sociale – prosegue – è rappresentata da donne, che hanno pensioni più basse degli uomini e hanno una vita mediamente più lunga, con maggiori probabilità di trascorrere gli ultimi anni di vita in solitudine e in condizioni di ridotta autosufficienza. Le ragioni delle differenze negli importi delle pensioni di uomini e donne sono molteplici e sono strettamente connesse alla vita lavorativa e contributiva che ha preceduto il pensionamento. Servono dunque misure per incrementare l’occupazione femminile, eliminare il gap salariale tra donne e uomini e favorire la conciliazione vita lavoro, anche per quanto riguarda la contribuzione figurativa per la maternità e la cura delle persone non autosufficienti”.
Pertanto “la Uilp ribadisce la necessità di tutelare le pensioni di reversibilità, che sono percepite in maggioranza da donne, che non devono subire ulteriori penalizzazioni; porre attenzione alle persone anziane che vivono sole, che sono in gran parte donne e spesso donne molto anziane, nell’elaborazione delle politiche sociali, ma anche per quanto riguarda la fiscalità nazionale e locale, i tributi e le tariffe; incrementare le politiche volte al contrasto delle povertà e dell’esclusione sociale; approvare una legge nazionale per la tutela delle persone non autosufficienti e delle loro famiglie adeguatamente finanziata”.