Interrogazione parlamentare su assegni d’invalidità e accompagnamento

Vi riportiamo il testo dell’interessante interrogazione parlamentare rivolta dai parlamentari D’Inca, Brugnerotto, e Petraroli al Governo in merito alla suddetta questione:

“Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro dell’economia e delle finanze. – Per sapere –premesso che: con le sentenze n. 2454/15, 2458/15 e 2459/15 il Tar del Lazio ha ritenuto illegittima l’attuale formulazione e, quindi, l’attuale modulistica relativa al nuovo ISEE, nei termini in cui è stata elaborata in ottemperanza all’articolo 4 del decreto n. 159 del 2013 della Presidenza del Consiglio dei ministri;

le sentenze sono state emesse in seguito al ricorso delle associazioni dei disabili, che avevano contestato la decisione di inserire la pensione di invalidità e l’indennità di accompagnamento destinata ai disabili e ai portatori di un handicap grave, tra i redditi che andavano a costituire il reddito complessivo del contribuente ai fini del nuovo ISEE (Indicatore di Situazione Economica Equivalente), in vigore dal 1o gennaio 2015; in base a queste sentenze le pensioni d’invalidità e le indennità di accompagnamento non potranno essere considerate tra i redditi che devono essere tenuti in considerazione ai fini del calcolo della situazione economica di un nucleo familiare; A parere dell’interrogante tali sussidi di natura previdenziale, infatti, devono essere considerati solo come somme da ritenere indispensabili per il sostentamento di anziani, invalidi e disabili e non ricomprese tra i redditi considerati tali ai fini della determinazione della situazione economica.

Pertanto tali somme non possono essere considerate una fonte di ricchezza perché si rivelano un aiuto e un sussidio di carattere sociale;

tuttavia il Governo ha ritenuto opportuno appellarsi al Consiglio di Stato avverso le sopra dette decisioni del Tar e occorrerà attendere sino al 3 dicembre 2015 per stabilire se le provvidenze economiche erogate dallo Stato a sostegno dell’invalidità debbano essere incluse o meno nel computo dell’Isee -:

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se il Governo non intenda, nell’immediato, rivedere le posizioni assunte avanti il Consiglio di Stato e conseguentemente aderire all’interpretazione fornita dal Tar così prevedendo l’esclusione della pensione di invalidità e l’indennità di accompagnamento destinata ai disabili e ai portatori di un handicap grave, tra i redditi calcolati ai fini del nuovo ISEE”.

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