Cgil: La legge di Stabilità non è quella di cui il Paese ha bisogno
“Questa legge non è quella di cui il Paese ha bisogno: non crea lavoro aggiuntivo, non riduce le disuguaglianze, non ripara quella vera e propria ingiustizia che è la legge Fornero, non sblocca i contratti del lavoro pubblico”. Così dopo l’approvazione definitiva della Legge di Stabilità, Danilo Barbi, segretario confederale della Cgil.
“Nonostante alcuni limitati aggiustamenti che si sono realizzati in aula nelle politiche verso gli anziani, verso il Mezzogiorno e a sostegno dei consumi culturali, non cambia il giudizio generale della Cgil sulla legge di stabilità. Insisteremo affinché venga realizzata una politica economica espansiva: ormai è chiaro che solo un aumento degli investimenti pubblici può rilanciare quelli privati, senza di questi l’economia del Paese non ripartirà”.
“Dall’inizio della crisi – sottolinea Barbi – abbiamo perso il 24% degli investimenti privati e questi, nell’ultimo anno, con tutte le misure di decontribuzione, defiscalizzazione e riduzione dei costi per le imprese, sono aumentati di un miserabile 0,2%. La Cgil – conclude Barbi – ha aperto, insieme con Cisl e Uil, una vertenza con il Governo per modificare la legge Fornero e per un vero contratto per i dipendenti pubblici, una vertenza che ci vedrà impegnati nel prossimo anno”.