Landini: Renzi è bloccato dentro le ricette sancite dall’Europa
“Il premier Matteo Renzi fa finta di essere moderno, ogni giorno – ha detto – se ne inventa una. Ma in realtà – ha sottolineato – è bloccato dentro le ricette sancite dall’Europa”. Così il leader della Fiom-Cgil Maurizio Landini.
“Dal Governo Monti in poi – ha aggiunto – non ci sono stati cambiamenti. Monti, Letta Renzi: sono cambiati i premier ma i vincoli sono gli stessi. Si sta facendo quello che l’Europa ci chiede: hanno tagliato le pensioni, privatizzato e reso liberi i licenziamenti”.
Sulla polemica fra il governo e la Commissione Europea, ha detto: “Mi sembrano tutte finte. Se si vuole fare una battaglia vera con l’Europa, il problema non e’ qualche margine di flessibilità, bisognerebbe invece cambiare le politiche. Aver introdotto il pareggio di bilancio nella Costituzione – ha sostento Landini – e’ una cavolata pazzesca e andrebbe cambiato. Bisognerebbe fare una battaglia con gli altri paesi Europei per cambiare determinati vincoli e far ripartire davvero una politica di investimenti, perche’ dentro quella logica noi rischiamo di soffocare. Questo e’ il punto vero e mi sembra che su questo versante – ha concluso – il governo non stia altro che facendo quello che l’Europa da tempo sta chiedendo e non si stanno mettendo in discussione i vincoli europei”.
“Oggi l’Europa e’ un nome, ma non esiste un’Europa sociale perche’ continuano ad esistere tanti Stati e tra questi sicuramente la Germania e’ lo Stato piu’ forte che determina anche scelte di un certo tipo. Un’Europa sociale non e’ stata costruita e credo che sia una delle battaglie che dovremmo fare”.
Secondo Landini, invece, “il governo italiano sta pensando di uscire dall’Europa nel senso – ha precisato – di portare qui il modello americano. Superare i contratti nazionali, privatizzare i servizi pubblici, rendere possibili i licenziamenti: tutte queste cose vanno nella direzione di un’idea molto americana. E a me non sembra quello di cui abbiamo bisogno. E’ necessario invece cambiare politica perche’ al centro deve tornare il lavoro e la qualita’ delle produzioni”.
“Ho le sensazioni che tutte le volte che le cose non vanno si deve inventare un obiettivo nuovo e rilanciarlo. Oggi l’obiettivo e’ dire che bisogna licenziare quelli che rubano o non fanno il loro lavoro, ma questo e’ gia’ previsto nei contratti”.
“La cosa cosa vera – ha concluso – e’ che con i provvedimenti che sono stati fatti stanno rendendo facile i licenziamenti sotto ogni punto di vista. Ci sono casi in Italia di gente che viene licenziata per quello che pensa o dice: siamo di fronte ad una regressione”.