Prosegue la battaglia della Uilp per la giusta rivalutazione degli assegni
“La Uil Pensionati prosegue nella sua azione per ottenere una equa rivalutazione delle pensioni e giustizia dalla Corte europea dei diritti dell’uomo. Dopo il ricorso collettivoconsegnato nei mesi scorsi, stiamo ora raccogliendo ricorsi individuali”. Così Romano Bellissima, segretario generale della Uilp.
“Nei mesi scorsi come Uilp abbiamo deciso, in accordo e con il sostegno di tutta la Uil, di fare ricorso collettivo alla Corte europea dei diritti dell’uomo di Strasburgo per contestare la mancata attuazione integrale della sentenza della Corte Costituzionale italiana che ha dichiarato illegittimo il blocco totale della rivalutazione delle pensioni di importo superiore a tre volte il minimo, attuato dal Governo Monti”.
“La misura successivamente adottata dal Governo Renzi, il cosiddetto bonus Poletti, infatti, si pone in contrasto con il diritto al rispetto dei beni, garantito dalla Convenzione europea dei diritti dell’uomo che riconosce la natura patrimoniale dei trattamenti pensionistici in godimento, non rispetta la sentenza della Corte Costituzionale italiana, non ripristina il diritto alla perequazione, restituisce – e neppure a tutti – solo una piccola parte di quanto la legge Monti Fornero aveva indebitamente sottratto”.
“Siamo convinti di avere il diritto dalla nostra parte e che la Corte di Strasburgo ci darà ragione. Parallelamente, prosegue anche la nostra azione in Italia, con cause pilota che abbiamo realizzato, e stiamo realizzando, nelle diverse Regioni e che interessano le diverse tipologie di pensioni penalizzate. Il bonus Poletti non è conforme ai principi costituzionali. Ora la Consulta dovrà pronunciarsi sulla sua legittimità”.