Damiano: Il Governo vuole aggiustare la previdenza? Allora deve partire da Flessibilità, Esodati, Precoci, Usuranti e Ricongiunzioni
“Prima domanda: il Governo ha intenzione le cosiddette pensioni di reversibilità?”, si chiede Damiano Cesare Damiano, ospite nella trasmissione Agorà su Rai 3. Il ministro risponde:“No, allora io sono contento però confermo quello detto da Cazzola (l’economista, anch’egli presente in studio, ndr), il testo della delega (e la delega è una cornice che viene poi riempita dai decreti) dice al comma 1 art. lett b che si interviene con un principio di razionalizzazione anche sulle prestazioni previdenziali. Allora io per mettere “i puntini sulle i” dico: se non è vero che il Governo vuole intervenire si cancella quella frase e siamo tutti tranquilli”.
“Nella nota tecnica si insiste molto su pensioni di reversibilità però si parla anche di assegno sociale, integrazione al minimo, ecc. quindi di un complesso. Allora io dico se si vuole fare un intervento si fa separando il tema dell’assistenza: lodevole l’idea del Governo di un assegno di povertà su cui siamo tutti d’accordo però separando la previdenza. Affrontiamo il tema della previdenza. Io non posso pensare che affidiamo una delega in bianco al governo su un principio di razionalizzazione su pensioni di reversibilità e tutte le altre cose che valgono miliardi”.
“Quei soldi tagliano, si risparmiano ma dove si mettono e per fare che cosa? Vorrei discuterlo per bene dentro al sistema previdenziale. Il Governo ha detto “noi non vogliamo intervenire”. Cancelli la frase che fa riferimento a quel punto e poi facciamo una discussione di merito. Partiamo però da flessibilità, esodati, lavoratori precoci ed usuranti, ricongiunzioni. Io il sistema pensionistico lo voglio toccare ma voglio migliorare la condizione delle persone”.
“Noi non possiamo utilizzare la truffa di uno o di cento per compromettere la posizione di 5 milioni di pensionati. Sul problema c’è già una legge (ndr se fra i coniugi c’è differenza di 20 anni per avere la reversibilità il matrimonio deve durare almeno 10 anni, meno di 10 anni ogni anno in meno c’è un taglio del 10% spiega l’Economista Cazzola ad Agorà)”.
“Io partirei da per prima cosa dalle risorse già stanziate, seconda cosa cancellare il riferimento alla previdenza nella legge delega e terza cosa aprire un tavolo di confronto con le parti sociali e con il parlamento sul tema delle pensioni affrontandolo dalla flessibilità fino alla razionalizzazione del sistema sino a queste parti previdenziali”.
Infine chiosa “io sono stanco di sentire che la previdenza vale il 15% del prodotto interno lordo quando non si dice mai che dentro la previdenza c’è anche l’assistenza non coperta dai contributi e che noi ogni anno paghiamo 43 miliardi di tasse sulle pensioni, cosa che la Germania non paga. A quel punto è evidente che fai il 15%. Se depuriamo sei allineato con gli altri paesi”.