Damiano denuncia: “Senza Flessibilità si andrà a riposo sempre più tardi e con assegni sempre più bassi
“Per me questo 2016 è l’anno della flessibilità in uscita. Nel 2013 depositai un progetto di legge n. 857 su cui stiamo facendo dei conti e su cui ci vogliamo confrontare. In questo progetto di legge si distingue lavoro da lavoro, ossia chi lavora di più deve poter uscire prima. Se svecchiamo le fabbriche faremo inoltre un favore agli imprenditori. Così facendo apriremo la strada ai giovani. La proposta di legge prevede una flessibilità in uscita con una anticipo massimo di 4 anni. C’è da pagare pegno logicamente prendendo un assegno più basso dell’8% in meno e la condizione è che si debba avere 35 anni di contributi. Essendo ad oggi il limite massimo a 67 anni ci sarebbe un costo iniziale di 4 anni e dato che la media dell’aspettativa di vita si è alzata ad 85 anni avremo quindi 18 anni di risparmio. Stiamo facendo ancora i conti ma vogliamo confrontarci su questa proposta di flessibilità in uscita”.
“La riforma Fornero è stata sbagliata perché non c’è stata gradualità, in quanto sono state necessarie 7 salvaguardie ed 8 miliardi di spesa che avrebbero potuti essere utilizzati appunto per la gradualità. La prospettiva che a casa ci saranno i 70enni che manterranno i disoccupati non mi sta bene!”.
“Le pensioni di reversibilità non saranno toccate, lo ha detto oggi il presidente del Consiglio Matteo Renzi, anche se io toglierei sulla proposta di legge delega la parola “previdenza” dal concetto di razionalizzazione”.