Pedretti: La Fornero va modificata con la flessibilità, inoltre nessuno tocchi la reversibilità
«Gli anziani sono i più colpiti dalle tasse. Vedove e vedovi hanno già pagato i contributi necessari con il lavoro negli anni passati. Guai a toccare quei contributi che sono stati pagati durante la vita lavorativa». Così Ivan Pedretti, segretario nazionale Spi (sindacato pensionati della Cgil).
«Il tema principale riguarda il sistema di rivalutazione delle pensioni. Dev’essere più equo e più giusto. Dopo aver aperto una difficile discussione col Governo, è stato proposto un meccanismo orizzontale. Dobbiamo migliorare il potere d’acquisto dei pensionati».
«La parificazione fiscale. I pensionati – ha ripreso il sindacalista – devono essere trattati come i lavoratori dipendenti. Ora, invece, pagano più tasse sulla pensione di quelle presenti in busta paga. Vogliamo inoltre estendere anche a questa categoria il bonus fiscale di 80 euro».
«Le pensioni di reversibilità – ha sottolineato Pedretti – non si toccano. Sono pagate coi contributi dei lavoratori. La proposta del governo di istituire un fondo della povertà è giusta, soprattutto a fronte di un costante impoverimento della popolazione. Tuttavia, non si possono utilizzare le risorse della previdenza per l’assistenza. Sono risorse che non devono essere spostate nell’assistenzialismo».
«Siamo passati dall’essere uno dei Paesi in cui si andava relativamente presto in pensione – ha precisato Pedretti – a non andarci più. La legge Fornero non è flessibile, ma rigida. L’aspettativa di vita del nostro Paese cresce, ma non si può pensare di far andare le persone in pensione sempre più tardi. C’è la necessità di un sistema flessibile che si apra ai giovani».
«La modifica della riforma Fornero – ha risposto il rappresentante dei pensionati – è il primo passo per rendere più flessibile il mondo del lavoro e aumentare l’occupazione giovanile. Vorremmo anche istituire un fondo nazionale che li aiuti quando perdono il lavoro. Una garanzia contributiva che permetta di non ridurre eccessivamente il reddito prima di trovare una nuova occupazione».
«Il 19 maggio – ha concluso Pedretti – ci sarà una manifestazione nazionale a Roma. Verranno discussi questi temi. Nel caso in cui non fossero ascoltate le nostre proposte, allora procederemo diversamente».