Flessibilità targata Boeri: a riposo 3 anni prima ma con il 9% di penalizzazione

“La proposta dell’Inps sulla flessibilità delle pensioni prevede una uscita anticipata fino a 3 anni, con delle riduzioni che sono all’incirca il 3% in meno per ogni anno di anticipo”. Così il presidente dell’Inps Tito Boeri ospite del Corriere.it, sottolineando che si perderebbe sull’assegno “all’incirca al massimo il 9%, se si va in pensione 3 anni prima”.

Nodo Europa

“Su questo abbiamo un problema con l’Unione europea. All’inizio, pagando più pensioni, aumenterebbe la spesa. Ma poi si recupererebbe perché l’assegno erogato sarebbe più basso. Il primo passo sarebbe quindi quello di farsi certificare dalla Commissione Ue che proposte di questo tipo non avrebbero effetti di lungo periodo sui conti pubblici. Oppure potremmo cominciare noi a farci certificare dall’Ufficio parlamentare di bilancio le proposte neutre sul bilancio a lungo termine per poi portarle in Europa”. Iniziando “dall’analisi da parte di una autorità indipendente potremmo trovare le condizioni per avere il via libera anche a livello Ue”.

Busta Arancione

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“Ho dovuto passare quasi sei mesi per trovare il modo per pagare i francobolli, è stata una lotta impegnativa che ha portato via tante risorse. Questo servizio lo stiamo già dando da maggio, e al termine del servizio chiediamo se il calcolo è inferiore a quanto stimato. Ma penso che il fatto di sapere e avere questa informazione dà maggiore possibilità di fare programmi. Molti contribuenti non riescono ad immaginare quanto sarà la propria pensione, perché si costruisce con i primi anni di contributi, non con gli ultimi, come succedeva un tempo. Qualcuno può scoprire che avrà la pensione più bassa, altri che sarà più alta: con delle variabili che possono essere cambiate e valutate. In genere, al termine della simulazione online, una maggioranza ha scoperto di averla più bassa: presumibilmente il 60%. Ma quasi il 95% dei rispondenti era felice di avere questa risposta. Per molti anni i governi non hanno voluto darla questa informazione, e credo che l’incertezza faccia male all’economia, molto più che la consapevolezza”.

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