Nuovo slancio per la Flessibilità, “Renzi faccia la scelta giusta”
“La proposta della flessibilità delle pensioni, che noi abbiamo sostenuto dal 2013 con una proposta di legge firmata da molti parlamentari del PD ed attualmente in discussione alla Commissione lavoro della Camera, sta acquistando forza e nuovi sostegni. Ormai ci sono molte proposte che si muovono nella stessa direzione. La più importante è quella presentata da Cgil, Cisl e Uil che si mobiliteranno il 2 aprile con manifestazioni in tutte le regioni italiane a sostegno della loro piattaforma sulla previdenza, che contiene anche la flessibilità”. Così Cesare Damiano.
“Di recente – prosegue – anche il presidente dell’INPS Boeri ha formulato una proposta di anticipo massimo di 3 anni del momento dell’uscita dal lavoro, rispetto alle attuali normative, con una penalizzazione del 3% per ogni anno. Rispetto alla nostra proposta la differenza è minima e solo quantitativa: infatti il disegno di legge dei parlamentari del PD prevede, per chi ha almeno 35 anni di contributi, la possibilità di anticipo massimo di 4 anni con una penalizzazione del 2% all’anno”.
“Riducendo – spiega Damiano – le due proposte in formule aritmetiche 3×3 a fronte di 4×2: mi pare che siamo sulla buona strada e che, soprattutto, che la riforma si possa fare. Anche noi insistiamo nel sostenere, come Boeri, che si tratta di rimuovere un “tappo generazionale” che imprigiona i giovani nella disoccupazione e che occorra considerare che, a fronte dei costi dei primi anni di anticipo, ci sono almeno 20 anni di risparmio per il fatto che l’assegno previdenziale viene penalizzato per sempre”.
“Renzi faccia la scelta giusta: il 2016 sia l’anno della flessibilità delle pensioni. Noi siamo pronti a confrontarci”, conclude.