Damiano: No alla logica del Prestito per Flessibilità in uscita
“Il tema delle pensioni, anche grazie alle pressioni sindacali e politiche ed al lavoro in corso al Parlamento, è finalmente entrato nell’agenda di Governo. Renzi ieri è uscito allo scoperto, e per noi che abbiamo sostenuto questo obiettivo nel corso degli ultimi tre anni, si tratta di un bel risultato”. Così Cesare Damiano, presidente della Commissione Lavoro allaCamera.
“Che l’appuntamento sia la prossima legge di Stabilità – spiega- è ormai chiaro: adesso occorre aprire un confronto tra Governo, Parlamento e parti sociali, su quale dev’essere la soluzione. Le pensioni sono un argomento popolare: laPetizione lanciata dalla piattaforma Progressi a sostegno della legge 857 sulla flessibilità previdenziale, Damiano-Gnecchi, ha già raccolto on line, in soli tre giorni, oltre 15.000 firme”.
“La proposta del Governo – continua Damiano – va meglio compresa: siamo d’accordo sull’anticipo con penalizzazioni ragionevoli (proponiamo 4 anni prima con il 2% all’anno), ma vorremmo una misura strutturale per tutti ed escludiamo la logica del prestito”.
“Vorremmo ricordare al Premier, che al momento propone di intervenire sui nati dal 1951 al ’53, particolarmente penalizzati da Monti, che per i lavoratori dei settori privati nati nel ’52, è già prevista la flessibilità in uscita dal 2016 per chi ha compiuto i 64 anni ed era al lavoro al 28 dicembre del 2011. Questi lavoratori possono far domanda di pensione. Servirebbe una campagna di informazione del Governo e dell’Inps per farlo sapere a tutti”, conclude Damiano.