Unioni Civili: Aspra polemica sulle Pensioni di Reversibilità

Maurizio Sacconi

“In tanti anni di esperienza parlamentare, molti dei quali dedicati nelle funzioni parlamentari e di governo alla finanza pubblica, non ho mai visto una copertura così manifestamente sottostimata come nel caso delle pensioni per superstiti estese alle unioni omosessuali. Noi spendiamo per queste prestazioni ben 40,9 miliardi di euro all’anno pari al 2,6 per cento del Pil. Si tratta della percentuale più alta nei paesi industrializzati”.

“Il governo, assumendo una potenziale platea di nuovi ‘sposi’ che non tiene conto delle possibili patologie, ha indicato alParlamento un onere a regime di 22,7 milioni di euro a decorrere dall’anno 2025. Le regole di contabilità pubblica richiedono invece per la spesa previdenziale una proiezione degli oneri ad “almeno” 10 anni, in quanto devono essere stimati nel momento in cui se ne dispiegano compiutamente gli effetti”.

“Effetti che in questo caso si manifestano quando la nuova platea dei civil-uniti raggiungerà il tasso medio di mortalità. Ed è evidente che considerando solo i prossimi 10 anni, per fortuna, pochi sono i decessi previsti con le conseguenti pochissime prestazioni. Ma, si sa, le norme in alcuni casi si applicano e in altri si interpretano”.

“Una ulteriore considerazione, per ora non formale, riguarda il probabile accoglimento da parte della Corte costituzionale dei ricorsi che verranno presentati dai conviventi stabili eterosessuali, magari con figli, dei quali si occupa la seconda parte della legge ma senza riconoscere loro le pensioni di reversibilità. Eppure, questo istituto è stato concepito proprio in funzione della genitorialità. È evidente la concreta minaccia alla sostenibilità di queste pensioni innescata dalla legge Cirinnà”.

Lucio Malan

“Il Presidente della Repubblica dovrebbe rinviare alle Camere la legge Cirinnà”.

“Per il presidente dell’Inps Tito Boeri, nominato dall’attuale governo, il costo della legge Boschi-Renzi sulle unioni civili in termini di pensioni di reversibilità sarà di qualche centinaio di milioni. Ma la copertura annuale prevista nel testo su cui il governo stesso ha posto ripetutamente la fiducia va da 3,7 milioni per il 2016 a 22,7 milioni per il 2025, per un totale di 130 milioni in dieci anni, e già siamo ben al di sotto di quelle centinaia” di milioni di cui parla autorevolmente il presidente dell’Inps”.

“Se si va a vedere la relazione tecnica del ministero della Giustizia, che reca il timbro della Ragioneria Generale dello Stato, sulla base della quale è stata predisposta la copertura finanziaria della legge, si scopre che gran parte di quella somma è destinata agli sgravi Irpef per il “coniuge” omosessuale a carico, mentre per le pensioni di reversibilità la cifra stanziata è assai inferiore: si va da 100mila euro per il2016 a 6,1 milioni per il 2025, per un totale in dieci anni di appena 25,3 milioni di euro nell’arco di dieci anni”. Cifra quest’ultima, “decisamente inferiore rispetto a quella indicata da Boeri e certificata, dunque, dalla massima autorità nel settore qual è il presidente dell’Inps”.

“Anche se le centinaia di milioni, indicate da Boeri, fossero soltanto due, vuol dire che i costi sono otto volte più grandi di quelli coperti dalla legge, con un buco di almeno 175 milioni”.

“A mio tempo avevo già depositato presso la commissione Bilancio una relazione alternativa a quella del Governo in cui stimavo il costo della reversibilità in 4,5 miliardi nei primi dieci anni, appunto 45 centinaia di milioni, cifra compatibile con le valutazioni dell’Inps. Ora invierò il tutto al Presidente della Repubblica perché abbia i necessari elementi di valutazione”.

Renato Brunetta

“La legge sulle unioni civili non può essere promulgata dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e deve tornare alle Camere perché i conti fatti dal governo sono completamente sballati. Bene ha fatto il collega Malan a mettere in luce assurdi e grossolani errori.

Avevamo sin dall’inizio denunciato il rischio per le casse dello Stato. Oggi le nostre preoccupazioni sono state corroborate dalle affermazioni del presidente dell’Inps, Tito Boeri che, in merito alla nuova norma, ha ammesso che ‘c’è un impatto sui conti’, quantificando in ‘qualche centinaio di milioni di euro’ il costo per l’Inps in merito alla reversibilità delle pensioni per le coppie gay.

La cifra che aveva previsto il governo? Poco più di 25 milioni di euro!

Insomma, Boeri smaschera Renzi e compagni e consegna al Paese una fetta di verità celata in modo irresponsabile dal governo. Siamo certi che il Capo dello Stato farà notare questi improvvidi errori e non firmerà la legge rimandandola in Parlamento”.

Referendum abrogativo della legge

“Noi non siamo contrari al riconoscimento dei diritti ma ricorriamo al referendum perché Renzi ci ha impedito con la fiducia di emendare e discutere la legge e noi ridiamo la parola ai cittadini che rappresentiamo. Chiediamo di abrogare solo alcuni articoli, in particolare quelli che creano una discriminazione tra ipotesi di convivenza tra coppie eterosessuali e quelle omosessuali. Non siamo contrari a che vengano assegnati diritti alle persone e alle affettività ma questa legge tende a creare un simil-matrimonio per poter consentire a due omosessuali di diventare genitori di figli programmati e che come tali avranno grandi problemi”.

La risposta di Monica Cirinnà

“Io auspico che il referendum ci sia, perché noi lo vinceremo e sarà soprattutto il viatico per arrivare presto e bene all’uguaglianza piena. I cittadini italiani non si sono mai pronunciati per la discriminazione. Hanno sempre, anche attraverso l’istituto referendario, confermato delle grandi leggi di civiltà, è già accaduto”.

[jetpack_subscription_form show_subscribers_total=0 title="Iscriviti alla nostra newsletter" subscribe_text="" subscribe_button="Registrami alla newsletter"]

“Se le opposizioni hanno deciso di scegliere quella strada, probabilmente hanno fatto i loro calcoli. Noi abbiamo fatto i nostri, anzi non escludo che ci sarà anche un appello a votare il referendum proprio per arrivare presto e bene al matrimonio egualitario. Siamo arrivati a questo risultato umiliando una parte di lavoro fatto in Commissione a causa di un ostruzionismo becero, discriminatorio e antropologicamente sbagliato, perché le coppie di due persone dello stesso sesso non levano niente a me, che sono un’eterosessuale sposata, si è umiliato il Parlamento con un ostruzionismo che non ci ha fatto costruire nulla di condiviso”.

Rate this post