Arriva la Flessibilità Economica e apre le porte alla Flessibilità Previdenziale; niente più scuse

“Oggi c’è la buona notizia della concessione all’Italia di un ulteriore elemento di flessibilità pari allo 0,85%. In cambio il nostro Paese deve impegnarsi ad evitare una “deviazione significativa” dagli obiettivi di bilancio. Un passo avanti non scontato che si accompagna ad alcune importanti dichiarazioni di Renzi: la prima riguarda la ‘filosofia dell’austerità fine a se stessa’ che ci ha tolto il futuro”. Così Cesare Damiano, Presidente della Commissione Lavoro alla Camera.

“Noi ci auguriamo – prosegue – che il nostro Governo finalmente ripudi il dogma liberista del rigorismo, del mercato senza regole e della finanziarizzazione dell’economia e consolidi la scelta dello sviluppo e scelga di difendere un moderno Stato Sociale”.

“La seconda dichiarazione del Premier che condivido è quella relativa all’errore che abbiamo commesso nell’approvare il fiscal compact. Finalmente stiamo ridiventando keynesiani: con queste scelte l’Italia può contribuire ad un forte cambiamento delle politiche economiche dell’Europa filotedesca che hanno contribuito a prolungare la durata della crisi più drammatica dopo la seconda guerra mondiale”.

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“Intanto alcune correzioni di rotta si possono mettere in cantiere: la flessibilità delle pensioni può favorire, in un contesto statico, l’occupazione dei giovani; rendere strutturali gli incentivi del contratto a tutele crescenti può dare certezze di lungo periodo alle imprese per quanto riguarda il costo del lavoro e favorire la crescita occupazionale”, conclude.

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