L’errore che Renzi non deve commettere sulla Flessibilità
“L’Europa è di fronte a molte sfide. Quelle immediate sono almeno due: il voto di oggi per le elezioni presidenziali in Austria, che potrebbe scegliere un capo di Stato di estrema destra (si preannuncia un testa a testa con il candidato sostenuto dai Verdi); il voto fra un mese in Gran Bretagna, che potrebbe sancire l’uscita del Paese dall’Europa (definita una “minaccia globale” dai ministri delle Finanze del G7). Al fondo di queste possibili scelte si evidenzia il prevalere di populismo e demagogia, alimentato pero’ da un oggettivo peggioramento delle condizioni di vita di un numero crescente di cittadini europei”. Così Cesare Damiano, presidente della commissione lavoro alla Camera
“Le forze di destra e l’economia liberista – spiega – che hanno scientificamente perseguito per decenni l’idea dell’arretramento dell’intervento dello Stato in economia, delle liberalizzazioni senza controllo in nome della concorrenza, dell’abbattimento delle tutele sociali e del lavoro, adesso lanciano allarmi e versano lacrime di coccodrillo di fronte al pericolo della destra estrema, da loro stessi risvegliata e rimessa in corsa”.
“Il ruolo del welfare e del lavoro di qualità, in questo contesto, e’ decisivo. Il nostro governo – prosegue – ha di fronte a sé scelte decisive: quella sulla flessibilità delle pensioni, dopo gli annunci anche di Renzi, deve trovare una soluzione, condivisa dai sindacati e dal Parlamento, nella prossima legge di Stabilità. Non si commetta l’errore di imporre dall’alto una soluzione: questa volta non funzionerebbe. Un secondo punto riguarda il mercato del lavoro. L’uso distorto dei voucher, sempre più evidente agli occhi dell’opinione pubblica, va limitato: non basta la tracciabilità, già annunciata dal Governo, ma occorre tornare alla ‘occasionalità’ prevista dalla legge Biagi”.
“Questi contenuti non vanno sottovalutati, perché la loro mancata o insoddisfacente soluzione influenzerà l’orientamento di voto di milioni di cittadini”, conclude Damiano.