Brunetta: Con Renzi l’Italia è tra i peggiori Paesi in cui un pensionato può vivere
“APE, l’impossibile trinità di Renzi. Il piano di anticipo pensionistico sbandierato dal presidente del Consiglio mira, nelle parole del ministro Poletti, a ‘produrre flessibilità in uscita, mantenere l’equilibrio economico e, allo stesso tempo, la stabilità sociale’. Un problema impossibile da risolvere, dal momento che la ‘flessibilità’ che ha in mente il Governo si traduce in una riduzione delle prestazioni pensionistiche, pari al 3-4% annuo, e quindi in una rottura della stabilità sociale, a meno di un intervento assistenziale che però romperebbe l’equilibrio dei conti pubblici, contribuendo ad aumentare quello ‘scoperto di conto corrente’ attualmente concesso dalla Commissione Europea, dal quale il Governo dovrà brutalmente rientrare con la prossima Legge di Stabilità”. Così Renato Brunetta, presidente dei deputati di Forza Italia.
“Con l’APE – prosegue – il governo mette il quasi pensionato di fronte ad una spada di Damocle: ‘scegli tra il lavorare fino a quasi settant’anni e mantenere intatta la tua pensione, oppure uscire anticipatamente dal mercato del lavoro ricevendo di meno’. Chiunque, dopo aver lavorato una vita, deciderebbe di rimanere fino alla fine pur di non subire una riduzione significativa del proprio assegno. Ma per molti lavoratori e, soprattutto per le donne – aggiunge Brunetta -, si tratterà di una scelta obbligata: necessità di accudire nipoti e genitori anziani mettono molte lavoratrici nella condizione di accettare senza riserve. In assenza di sussidi per gli asili, per i neonati, per l’assistenza agli anziani, il welfare che regge è ancora quello dovuto alla solidarietà famigliare che non lascia tempo da dedicare al lavoro. L’alternativa per molti pensionati è fuggire all’estero, perché vivere in Italia è un lusso che non si possono permettere. Renzi ha fatto scappare all’estero un numero di pensionati come mai si era visto prima: i dati Inps mostrano che questi, nel 2014, sono aumentati del 65% rispetto al 2013 e sono più che raddoppiati rispetto al 2010 (+109%)”.
“Non c’è da stupirsi quindi se, dopo la fuga dei cervelli e quella delle aziende, stiamo assistendo anche a quella dei ‘capelli grigi’. Con Renzi l’Italia è diventata uno tra i peggiori paesi in cui un pensionato può vivere”, conclude Brunetta.