Usb: Si torni a 60 anni o 40 di contributi

“Renzi e Poletti cercano di conquistarsi la neutralità confederale offrendo la ripresa delle relazioni e ottenere il via libera all’ennesima truffa della flessibilità in uscita. Infatti, per accedere alla pensione anticipata bisognerà ipotecare a caro prezzo la propria pensione futura”. Così Con un post sulla pagina Facebook della sezione di Taranto, il sindacato di base, Usb.

“La flessibilità a pagamento, ovvero la possibilità, limitata a chi è nato tra il ’50 e il ’53 di andare via un po’ prima di quanto previsto dalla Fornero, è a caro prezzo e ipotecando la propria pensione futura. Si vagheggia di un possibile riscatto “parziale” della laurea che non si capisce più a cosa serva se non esiste più la pensione di anzianità. Mancano però le questioni fondamentali“.

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“Innanzitutto manca il ritorno ai 60 anni di età o ai 40 di contributi. Nessuno mette in discussione i famigerati 67 anni di età per le pensioni di vecchiaia che devono tornare a 60 anni per le donne e 65 per gli uomini. Questa è la vera riforma da fare, cancellando gli effetti disastrosi creati dalla Fornero non solo per chi attende di andare in pensione ma per milioni di giovani che non trovano lavoro. Non si accenna alla necessità di portare le pensioni minime almeno alla soglia degli 800 euro, non si parla delle ricongiunzioni “onerose” cioè la gabella da pagare per chi incolpevolmente ha lavorato sotto regime Inps e Inpdap e deve versare decine di migliaia di euro per vedersi riconosciuta l’intera contribuzione utile al calcolo della pensione”, termina il comunicato.

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